Donald Trump che indossa il grembiule dal baffo dorato preparandosi al suo primo “turno” (permetteteci le virgolette: dubitiamo che abbia fritto patatine per otto ore) da McDonald’s è un caso mediatico, prima ancora che politico.
Al di qua dell’Oceano Atlantico se ne parla sottolineandone prima la surrealità e dopo il significato politico; ma nella terra a stelle e strisce le reazioni sono molto più forti. Specie da parte di chi, di fatto, il grembiule degli archi dorati lo indossa tutti i giorni.
Un rapido riassunto, per chi si è perso le ultime puntate. Kamala Harris, come buona parte degli Americani, ha lavorato da McDonald’s. Un lavoretto estivo, come potrete immaginare, ma che nella corsa alla Casa Bianca può rappresentare una risorsa strategica per avvicinarla a una fetta consistente dell’elettorato. Trump non vuole mollare l’osso. O la patatina fritta, se preferite.
Le critiche dei dipendenti McDonald’s
A muovere la bilancia è stato un articolo del Washington Free Beacon, che ha sottolineato come l’esperienza all’ombra degli archi dorati di Harris non apparisse nel suo CV. Piatto ricco mi ci ficco: Trump ha preso a sostenere che la rivale si fosse inventata tutto, che si trattasse di una subdola manipolazione, di fake news; e poi è passato al contrattacco. “Se passerò anche solo dieci minuti a una friggitrice, avrò lavorato da McDonald’s per più di quanto lei abbia mai fatto in tutta la sua vita”, ha dichiarato l’ex Presidente.
Insomma, the stage is set. “È stato indimenticabile”, spiega Donald Trump dopo avere improvvisato una conferenza stampa dalla finestrella del drive-thru. I dipendenti – quelli veri! – del colosso del fast food, però, non si sono lasciati conquistare dalla performance del candidato repubblicano: Trump non ha indossato né retina né guanti mentre operava la friggitrice. E non è tutto.
A rendere ancora più pruriginosa la situazione c’è da dire che il punto vendita scelto – incastonato nella contea di Bucks, un’area considerata elettoralmente in bilico – era stato segnalato appena la scorsa primavera per “violazioni del codice sanitario“. Tra le più gravi, l’avrete intuito, c’era la mancanza di retine per capelli e il fatto che i dipendenti non si lavassero le mani prima di indossare i guanti.
“Fantastico, quindi ha distribuito sacchi di cibo per 5 minuti per un servizio fotografico” ha commentato un dipendente su internet. “Mi piacerebbe vederlo assumersi effettivamente la responsabilità di un intero turno ogni giorno per alcuni anni”. Altri sono stati ancora più severi: “Questo cosplay è offensivo per le persone che effettivamente devono lavorare per portare a casa la pagnotta“.