Se il 2015, per Sonia Peronaci, è stato l’anno dell’importante divorzio da GialloZafferano (da lei fondato e da lei rappresentato), il 2024 rappresenta invece l’anno del matrimonio con il compagno di sempre. Lei, con sangue calabrese e altoatesino ma milanese di fatto, negli ultimi anni si è concentrata sul sito web di ricette che porta il suo nome e cognome, sulla Sonia Factory (che è redazione ma anche spazio eventi), senza mai trascurare pubblicazioni e trasmissioni tv.
Il suo è stato forse l’unico matrimonio “vip” non costellato di adv: ne racconta in maniera molto semplice tramite Instagram, dov’è disponibile qualche contenuto tra cui un reel dell’evento. Famiglia riunita, un abito fuori dal comune, amici e collaboratori, una torta d’eccezione (non poteva che essere altrimenti).
Sonia Peronaci si è sposata: ecco i dettagli
GialloZafferano è ormai una creatura a sé stante, e sotto Mondadori: lontani i tempi in cui era di Sonia e Banzai Media, tutto più piccolo, a dimensione quasi casalinga seppur sito web di ricette leader in Italia. Anche lei, ora, è un’azienda a sé stante: a ridosso del milione di follower su Instagram, Sonia Peronaci negli ultimi anni non si è mai fermata, letteralmente. Ricette e collaborazioni con i brand di settore, tv e pubblicazioni, libri ed eventi.
I Social Brunch che organizza nella Sonia Factory sono un punto di riferimento per aziende e foodblogger. E tutto il mondo food, il 5 luglio, si è raccolto intorno alla coppia dell’anno: le nozze con Francesco Lopes (ora marito, ma co-fondatore di GialloZafferano e soniaperonaci.it) si sono fatte attendere molti anni, ma sono sempre state nell’aria e la luna di miele sarà in dicembre.
Una coppia che stagiona da 240 mesi
Al Camp di cent pertigh a Carate Brianza si è svolto tutto quanto, rito e ricevimento, in un’atmosfera magica e bucolica seppur raffinata. Presenti in prima linea le tre figlie di lei (la “piccola” Laura tornata da Londra per le nozze di mamma, Valentina e la maggiore Deborah, a lungo socia e suo braccio destro) e i due figli di lui. C’era anche la parte canina, rappresentata solo dalla pinscher Luna a far da paggetta (Leo, purtroppo, è venuto a mancare proprio pochi mesi orsono).
Sonia una sposa in blu e azzurro: abito a peplo frizzante e morbido, adatto a una signora, e perfetto accanto a Francesco vestito invece di grigio con la cravatta in tinta con l’abito di lei. Del banchetto non si è visto tantissimo ma spicca decisamente una forma di Parmigiano Reggiano personalizzata, con incisa la scritta “Sonia e Francesco, oggi sposi dopo 240 mesi di stagionatura”. Sì perché la coppia è unita da ben vent’anni.
La torta di alta pasticceria
Anche se Peronaci si presenta all’Italia come colei che ha “salvato la cena a un sacco di persone“, per una volta si è affidata alle mani altrui. Soprattutto per la torta di nozze, realizzata dal pasticciere AMPI Denis Dianin. Una dessert di matrimonio particolare che asseconda il guilty pleasure della sposa: una torta profitteroles, anche se è riduttivo chiamarla così. Il pasticciere ha realizzato le alzatine di cioccolato, sui cui ha adagiato la composizione di bignè. Questi avevano tre farciture diverse: crema di zabaione aromatizzata con vinsanto, crema diplomatica con un inserto liquido al lampone, crema al cioccolato fondente. Ogni bignè, infine, è stato ricoperto con una crema di bianco mangiare e poi chablonato in due versioni, lucida e opaca, per un meraviglioso effetto a contrasto.
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