Il Marocco si è comprato l’altra “Nutella” piemontese per 450 milioni

Nutkao è stata comprata dal Marocco: la rivale di Nutella acquista valore, si ingrandisce e si avvicina alle fave di cacao.

Il Marocco si è comprato l’altra “Nutella” piemontese per 450 milioni

Che mondo sarebbe senza Nutella? Beh, probabilmente al posto suo ci sarebbe Nutkao, azienda “cugina e rivale” al tempo stesso. Stessa area di produzione, stessa (o quasi) formula, “solo” un abisso in termini di pubblicità, fatturato, riconoscibilità del marchio. Da questa settimana però la meno conosciuta crema spalmabile al cacao e nocciole guadagna terreno. Acquisita dal fondo sovrano del Marocco, oggi Nutkao vale 450 milioni e si avvicina al cuore della produzione mondiale di fave di cacao.

Chi è Nutkao

 

nutkao

Ci deve essere qualcosa nell’aria del Cuneese che trasforma i piccoli produttori in capitani d’industria. Accade con il vino, accade con le nocciole. Specie nel secondo caso, la suddetta “aria” si annusa davvero, e sa di buonissimo: basta fare un giro ad Alba, o in questo caso a Canove di Govone nei giorni di produzione delle creme spalmabili più (e meno) famose. Nutkao nasce nel 1982 molto dopo Nutella: non potrebbe essere altrimenti visto che il proprietario Giuseppe Braida è stato ex dipendente Ferrero.

Negli anni Nutkao, nonostante l’ombra imperante di Nutella, è diventata un grande gruppo. È presente in 80 paesi, ha più di 400 clienti (soprattutto all’estero) e produce in private label per Carrefour, Conad, Esselunga, Iper. Nella lista c’è anche Barilla, per cui la Nutkao produce la già più riconoscibile crema Pan di Stelle. Dal 2018 Nutkao appartiene al fondo White Bridge Investment, operazione dal valore di 200 milioni di euro. Al 2023 Nutkao, guidata dalla seconda generazione di Braida Davide Barbara e Monica, ha un fatturato di 330 milioni e collaborazioni del calibro di Walmart negli Stati Uniti.

L’acquisizione marocchina

crema di Nutella

Insomma, pur contro un gigante come Nutella, Nutkao si difende più che dignitosamente. A confermarlo è l’ultimissima operazione di vendita al fondo sovrano del Marocco per quasi mezzo miliardo di euro. Va evidenziato che si tratta del primo investimento in Europa della famiglia reale marocchina al seguito di Mohammed VI, una firm (come l’avrebbe definita Elisabetta II) da 15 miliardi di dollari. A guidare le trattative Teralys, società di investimenti in campo agroalimentare.

Perché è così importante questa operazione? E cosa centra il Marocco? Se il Piemonte ha le nocciole (poi bisogna vedere quante di queste arrivano dalla Turchia, ma sorvoliamo) l’area di Centro-Nord Africa corrisponde al cuore pulsante della produzione di fave di cacao. Non per niente Teralys aveva già investito in Patisen, gruppo senegalese che ha le mani in pasta (e crema) di cacao e arachidi.

In questo modo Nutkao si avvicina al Ghana, in cui ha uno stabilimento di produzione. E nel portafoglio di acquisizione compaiono altri due marchi: Boerinneke, secondo in Belgio per produzione creme al cioccolato; e Antichi Sapori dell’Etna, specialista nella lavorazione del pistacchio con svariati sotto marchi. In un momento di hype per questo tipo di prodotto, anche Nutkao si prende la sua fetta di popolarità – con una generosa dose di crema sopra, ovviamente.