Il granchio blu rovina il Natale: niente vongole nel piatto

Pranzo e cenone di Natale a rischio: potremmo non avere le vongole nel piatto. E tutta per colpa del granchio blu

Il granchio blu rovina il Natale: niente vongole nel piatto

Sia che andiate al ristorante, sia che siate dei fautori dei pranzi e cene di Natale in casa, appuntatevi questo: quest’anno a Natale potreste dover modificare il vostro menu. Se siete fra coloro che amano mettere le vongole in tavola (soprattutto la cena della Vigilia, quella che, ufficialmente, dovrebbe essere di magro, ma che invece diventa l’equivalente della premiazione degli Oscar per chi ama pesce e molluschi), potreste dover modificare i vostri piani. Tutto per colpa del granchio blu che, alla stregua di un Grinch gastronomico, ha deciso di rovinare il Natale agli amanti dei molluschi.

Il granchio blu si è mangiato le vongole di Natale

vongole che si aprono in padella

Letteralmente. Questo Natale rischia di veder mancare in tavola proprio le vongole. Il granchio blu, infatti, non solo si è nutrito abbondantemente di vongole (in realtà mangia un po’ tutto quello che gli capita a tiro e quando non trova abbastanza molluschi e pesci per saziarsi, mette in atto pratiche di cannibalismo), ma ha anche danneggiato gli allevamenti e le attrezzature dei pescatori.

Che se non siete avvezzi a portare a tavola a Natale le vongole potrebbe non essere un gran problema, ma per tutti gli altri che amano pesce e molluschi in tavola sì. Per questo motivo i pescatori hanno chiesto con urgenza al Governo di proclamare lo stato di emergenza, nominando nel contempo anche un commissario straordinario. Ma non solo: le associazioni e le imprese danneggiate proprio da questa specie aliena invasiva hanno chiesto anche la sospensione dei mutui, migliorare il sistema dei ristori (attualmente il primo decreto ha stanziato solamente 2,9 milioni di euro, ma per i pescatori e le aziende non sono sufficienti) e aumentare i prossimi ristori (si parla di destinare 10 milioni di euro per acquistare semi, novellame e sistemi di protezione contro questo crostaceo).

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L’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura ha chiesto tutto ciò durante una manifestazione di protesta dei pescatori dell’Emilia Romagna e del Veneto. I pescatori stanno cercando di far ragionare il Governo in merito ai danni provocati dal granchio blu al settore della molluschicoltura del delta del Po.

Alleanza Coop ha ribadito che il settore sta affrontando un’emergenza straordinaria che necessita di interventi straordinari. Per questo motivo i pescatori hanno annunciato lo stato di agitazione anche perché non possono lavorare mancando le vongole.

Che per i consumatori finali vuol dire non trovare vongole da mettere in tavola a Natale (a meno di non sostituirle proprio con il granchio blu, potrebbe essere un’idea, anche perché ce n’è talmente tanto che come costi letteralmente te lo tirano dietro, viene pagato 50 centesimi al chilo ai pescatori. Inoltre a livello culinario, nonostante qualche chef rinomato abbia provato a sdoganare questo prodotto, non è che trova molto spazio sulle tavole degli italiani) o dover pagare di più per quelle poche che si trovano, ma che per la filiera ittica italiana vuol dire rovinare un intero settore.