Facciamoci l’abitudine, perché adesso è il tema del momento, una sorta di tormentone estivo in procinto di diventare un tormentone autunnale. Stiamo parlando del granchio blu, la specie aliena che sta invadendo sempre di più le nostre acque. Anzi: pare che adesso stia risalendo anche il Po, tanto da essere avvistato anche vicino a Ferrara.
Che ci fa il granchio blu nel Po?
Il fatto è che il granchio blu è estremamente adattabile, vive bene in diverse condizioni di salinità. Dunque lo troviamo in mare, ma anche nelle lagune. E non solo. A causa della siccità, infatti, il cuneo salino del Po era risalito e questo è bastato a far sì che i granchi blu potessero adattarsi a vivere anche nel fiume.
Il problema, secondo quanto dichiarato dagli esperti, è che avendo ricominciato a risalire il Po, questo vuol dire che ormai è diventato “impossibile fermarlo”.
In realtà il granchio blu è stato segnalato in diverse località lungo il corso del Po. L’ultimo avvistamento è quello di Pontelagoscuro, proprio vicino a Ferrara. Ma ci sono state segnalazioni anche da Bondeno (anche qui in provincia di Ferrara), mentre fra il 25 e il 30 luglio a Berra (una frazione di Riva del Po, ancora in provincia di Ferrara) ne sono stati pescati diversi chili.
Un team composto da ricercatori universitari sta tenendo sotto controllo l’avanzata di questo crostaceo che si nutre un po’ di tutto: non solo di vongole, ma anche di altri pesci (in Maremma sono a rischio le anguille, mentre si teme anche per i pesci autunnali come le orate e le spigole).
Una cosa particolare segnalata dai ricercatori è che lo schema di comportamento del granchio blu sta cambiando. Mattia Lanzoni, ricercatori Unife, ha spiegato che il crostaceo sta compiendo spostamenti molto più ampi rispetto al passato. In origine, infatti, il granchio blu non è che si muova poi così tanto. Ora, invece, dal nostro mare (dove è arrivato con le acque di zavorra delle navi mercantili provenienti dall’America), si è spostato in laguna, nella zona di Goro e Comacchio e ha iniziato a risalire il Po.
E mentre i ricercatori confermano gli avvistamenti a Pontelagoscouro, Berra, Serravalle e Bondeno, ecco che i pescatori ne pescano a tonnellate (mentre gli chef procedono implacabili a cucinarlo). Anzi: ce n’è così tanto che qualcuno lo sta esportando anche in America. L’unica cosa che a questo punto potrebbe fermare la sua inesorabile avanzata è il freddo in quanto il loro metabolismo rallenta, così come le loro attività.
Il problema, però, è che gli inverni qui da noi non sono più così freddi come una volta, dunque il granchio blu potrebbe continuare la sua risalita. Fino a dove arriverà?