Il ristorante Four Seasons di New York martedì servirà l’ultimo pranzo. Il celebre locale che ha visto transitare per le sue sale così tanti vip, politici e personaggi famosi, senza dimenticare serie come I Soprano o Sex & The City che lo hanno usato come location, chiuderà i battenti. E pensare che il locale che ha dato vita al power lunch aveva da poco riaperto nella sua nuova sede a Midtown Manhattan. A dare la conferma è stato Alex von Bidder, managing partner: dopo quasi 60 anni il ristorante Four Seasons chiuderà nella settimana del 10 giugno. Ha poi ribadito di aver avuto il privilegio di lavorare con uno dei migliori team del mondo, squadra che è rimasta fedele anche durante i momenti più difficili.
Tramite una telefonata, von Bidder ha poi spiegato che ci aveva creduto nella nuova location: il nuovo ristorante era eccezionale, fantastico e avevano un gran team. Tuttavia non sono riusciti a farcela in quanto il mondo della ristorazione è cambiato. Gli investitori sono stati categorici: si chiude perché il Four Seasons non faceva abbastanza soldi per soddisfarli.
Edgar Bronfman Jr, la cui famiglia ha fondato l’originale Four Seasons, ha poi aggiunto che anche lui aveva pensato che sarebbe valsa la pena provare a mantenere vivo il brand quando, nel corso del 2016, il ristorante aveva dovuto traslocare. Bronfman ricorda che avevano un posto eccezionale, ottimo cibo, ma che non riuscivano ad attirare la clientela. E questo nonostante il ristorante originale fosse opera di architetti come Ludwig Mies van der Rohe e Philip Johnson, senza dimenticare le pareti adorne di opere di artisti come Pablo Picasso, James Rosenquist e Richard Lippold.
Così il locale aveva cambiato sede, a soli tre isolati di distanza dalla posizione originaria a Park Avenue, con gli investitori che avevano versato 30 milioni di dollari nell’impresa e con van Bidder e lo storico partner Julian Niccolini al comando. Ma poi era arrivato lo scandalo di #metoo che aveva coinvolto anche Niccolini, il quale era stato rimosso dalla sua posizione. La nuova versione del ristorante, con bar, sala da pranzo, ma senza piscina, non è riuscita a convincere gli investitori e i critici. Nonostante l’impegno del giovane chef Diego Garcia e del talento di Bill Yossess per i dolci (ex pasticciere della Casa Bianca), lo stesso Pete Wells aveva recensito il ristorante a inizio dicembre, declassandolo da due stelle a uno. Un tramonto annunciato.
[Crediti | The New York Times]