Il Dna sul cartone della pizza incastra serial killer, 13 anni dopo gli omicidi

Gli avanzi in un cartone della pizza gettato dal serial killer sono stati analizzati per confrontare il Dna trovato sulle vittime, 4 recenti e forse altre risalenti al 2010.

Il Dna sul cartone della pizza incastra serial killer, 13 anni dopo gli omicidi

Accade a New York, USA: il serial killer di Long Island è stato arrestato grazie alle tracce di Dna su un cartone della pizza. L’accusa di omicidio riguarda non solo 4 vittime recenti ma anche sospetti di 13 anni fa: tra il 2010 e il 2011 erano stati rinvenuti i resti di 11 persone sepolti nella spiaggia di Gilgo Beach.

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Un capello nel cartone della pizza

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Si tratta dell’architetto 59enne Rex Heuerman, che si era dichiarato innocente nonostante le indagini abbiano stabilito che il Dna reperito sul cartone della pizza che aveva mangiato – gettato dall’uomo davanti alla propria abitazione a Manhattan e raccolto dagli investigatori – corrisponda con quello trovato su almeno tre delle vittime. Questo è quanto riferiscono i media americani.

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Le accuse contro Heuerman si basano anche sui dati del traffico telefonico, che lo collegano alle vittime e a un camioncino appostato nei pressi delle loro abitazioni. Soprattutto, l’accusa si baserà sui dati genetici: il Dna di un capello trovato sulla tela del sacco che avvolgeva i corpi è stato confrontato con quello rinvenuto – a gennaio 2023 – sul cartone di pizza che Heuerman aveva buttato nel bidone d’immondizia. Il “serial killer di Long Island” è stato incriminato e il giudice ne ha convalidato l’arresti sottolineando l'”estrema depravazione”.

Fonte Rai News