Sembra che l’epidemia da Coronavirus abbia modificato le abitudini di merenda degli italiani. A stabilirlo è stato uno studio realizzato da BVA Doxa – Unione Italian Food, dal titolo “La merenda degli italiani a casa ai tempi del Covid-19”. Il 66% degli italiani ha cambiato il modo in cui fa merenda: tendono a mangiare di più frutta, yogurt e dolci fatti in casa, ma continuando a scegliere anche le merendine.
È innegabile il fatto che la pandemia da Covid-19 abbia modificato radicalmente le abitudini degli italiani. 11,5 milioni di italiani, un terzo circa della popolazione fra i 25 e i 65 anni, che prima vivevano soprattutto fuori casa, si sono ritrovati di punto in bianco a dover fare i conti con una quotidianità trascorsa all’interno delle quattro mura domestiche.
Da qui nasce l’idea per l’indagine in questione: sono stati intervistati 800 adulti di età compresa fra i 25 e i 65 anni. Fra di essi c’erano anche i genitori di bambini di età fra i 4 e i 13 anni e numerose persone in smart working.
Come è cambiata la merenda per gli adulti
Dallo studio è emerso che il 29% di questi “neocasalinghi” obbligati, sta facendo più spesso merenda del solito, sia al mattino che al pomeriggio. Anzi: per chi è in smart working la percentuale sale al 36%. Per contro, il 34% dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini e solo il 2% fa meno spesso merenda.
È cambiato anche il tipo di spuntino. Il 45% degli intervistati ha spiegato che fa una merenda più ricca del solito. Il 44%, invece, non ha cambiato i quantitativi di merenda, mentre l’11% ha ridotto le dosi.
Ma cosa mangiano gli italiani a merenda durante la pandemia? Ecco gli alimenti preferiti:
- frutta: 60% (pre pandemia era al 42%)
- yogurt: 58% (pre pandemia era al 46%)
- biscotti: 56% (pre pandemia era al 44%)
- dolci fatti in casa: 47% (pre pandemia era al 23%)
- merendine: 45% (stabili)
- pane con marmellata o creme spalmabili: 35% (pre pandemia era al 21%)
La merenda salata, invece, ha registrato pochi cambiamenti:
- crackers: 40%
- panino salato: 25%
- pizza: 13%
- torta salata: 10%
Luca Piretta, professore, nutrizionista e gastroenteroloo, ha spiegato che è positivo il fatto che gli italiani facciano più spesso merenda rispetto a prima. Tuttavia bisogna fare attenzione a non esagerare con una merenda troppo calorica, soprattutto in questo periodo dove si sta più a casa e si fa meno attività fisica. Soprattutto quando si prepara un dolce fatto in casa, bisogna fare attenzione a dosi e quntità. Non essendo un prodotto porzionato, infatti, si rischia di mangiare una fetta più grande di quella necessaria.
Il professore ha poi continuato che le merendine, consumate con moderazione, possano rappresentare un’alternativa corretta per la merenda degli italiani a casa. Il suo vantaggio è che si tratta di uno spuntino porzionato, con un contenuto calorico prestabilito: questo permette di non superare l’apporto calorico consigliato. Comunque sia, l’ideale rimane alternare alla merenda un mix fra prodotti, confezionati o fatti in casa e un frutto o una macedonia.
Ma perché gli italiani hanno ricominciato a fare merenda? Questi i motivi principali:
- ricarica fisica e psicologica per svolgere i propri doveri: 41%
- pausa di relax e piacere condivisa con la famiglia o un momento per pensare a se stessi e non ai problemi attuali: 35%
- pausa in video chiamata per condividere la merenda: 7%
La dottoressa Paola Medde, psicologa dei comportamenti alimentari, ha spiegato che il momento della merenda rappresenta lo stimolo per interrompere gli schemi della giornata quotidiana. Diventa momento di conforto, condivisione e e coccola. È una gratificazione sia fisica che psicologica.
Come è cambiata la merenda per i bambini
Ma le cose sono cambiate anche per i bambini. Il 54% di essi ha modificato le proprie abitudini di merenda. Questi i prodotti più consumati:
- merendine: 65% (stabili)
- biscotti: 55% (stabili)
- dolci fatti in casa: 51% (pre pandemia erano al 34%)
- pane con marmellata o creme spalmabili: 49% (pre pandemia era al 38%)
- yogurt: 44% (pre pandemia era al 40%)
- frutta fresca e secca: 36% (pre pandemia era al 32%)
Il 38% dei genitori ha poi dichiarato di condividere la merenda con i figli, essendo maggiormente a casa. Il 18% dei genitori prepara lo spuntino insieme ai bambini, dandogli così qualcosa da fare. E solamente il 3% trasforma la merenda in qualcosa da condividere via social: per gli italiani rimane un momento intimo.