Il colore pantone del 2025 è un omaggio gastronomico

Sofisticato e avvolgente, perfetto per i momenti dedicati a se stessi: queste le motivazioni dietro la scelta della terrosa tonalità di Pantone per il 2025.

Il colore pantone del 2025 è un omaggio gastronomico

Se è vero che si mangia anche con gli occhi, quest’anno Pantone ha azzeccato il suo colore dell’anno alla grande. La tonalità scelta per il 2025 dall’azienda statunitense punto di riferimento nel mondo del colore è il Mocha Mousse, un avvolgente ed elegante marrone che ricorda proprio questo: un dolce al cucchiaio a base di caffè e cioccolato. Questa sfumatura dal codice 17-1230, letteralmente una mousse al mocaccino, è stata scelta per la sua “raffinatezza terrosa” e “ricchezza sensoriale”.

Mocha Mousse: il colore dell’anno

Mocha Mousse Pantone

“Sfumatura perfetta per i momenti dedicati a noi stessi, in qualunque modo li intendiamo. Profumato all’essenza di cacao, cioccolato e caffè, questo marrone sofisticato offre una fuga quotidiana, una meritata coccola”. Questa una delle descrizioni e motivazioni che ci offre il sito di Pantone circa il tono dell’anno: un inno alla gastronomia nella sua accezione più dolce e confortevole, che invita a rilassarsi rispondendo a un desiderio senza confini. Il relax parte proprio dalla pagina del sito di Pantone dedicata al Mocha Mousse, che ci avviluppa in colori terrosi e ipnotizza con un video anche un po’ ASMR. Lo ammetto, mi sono lasciata ammaliare.

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Cioccolato e caffè, quindi, ma anche altri ingredienti per le scelte di Pantone del passato. Due esempi su tutti: Peach Fuzz (letteralmente “peluria di pesca”) per il 2024 e Marsala (sì, proprio quello che versiamo nel bicchiere) per il 2015. Il mondo del cibo avvolge tutti gli ambiti e Pantone ne è l’ennesima dimostrazione.

Come si sceglie il colore dell’anno

L’annuncio del colore dell’anno è ormai atteso quasi quanto lo Spotify Wrapped (la rivelazione dei propri brani e cantanti più ascoltati) o la comunicazione degli artisti in gara a Sanremo. È il Pantone Color Institute a stabilire, alla fine di ogni anno, la tonalità più adatta al successivo, ispirando designer di tutto il mondo per le loro creazioni.

La scelta non è arbitraria, né casuale. Laurie Pressman, vicepresidente dell’istituto, spiega che dietro la selezione c’è un team dedicato di esperti che individua in maniera oggettiva le tendenze dell’anno trascorso per stabilire la sfumatura più rappresentativa. Il bagaglio a cui attingono è variegato: arte, cinema, tecnologia, design, tutti i mondi sono validi per andare alla ricerca della colorazione che più ha influenzato e influenzerà il mondo per altri 365 giorni.