Il cioccolato è la chiave per sconfiggere il jet lag? Uno studio sostiene di sì

Mascherine per gli occhi e sonniferi? Macché - la vera chiave per evitare il jetlag è farsi una scorpacciata di cioccolato.

Il cioccolato è la chiave per sconfiggere il jet lag? Uno studio sostiene di sì

Il periodo delle ferie è sempre più vicino: avete già l’ansia di non potervi godere il primo giorno di vacanza perché troppo stravolti dal viaggio in aereo e dal cambio d’ora? O – forse peggio ancora – la sola idea del ritorno in ufficio mentre avete ancora il cervello in pappa per il fuso orario vi fa venire voglia di stare un’altra settimana a casa? Problemi che qualcuno tamponerebbe con sonniferi e maschere per gli occhi, ma che noi – golosi – possiamo evitare semplicemente con del cioccolato. Eh sì: secondo una ricerca condotta da un team dell’Università di Sydney, infatti, il protagonista di ogni dispensa che si rispetti sarebbe la chiave per riuscire a sconfiggere il jetlag.

Cioccolato contro jetlag: la scoperta degli studiosi australiani

come conservare cioccolato

Ma andiamo con ordine: come accennato in apertura di articolo, merito della scoperta è stato di un gruppo di studiosi australiani che, in collaborazione con l’agenzia aerea Qantas, ha creato simulazioni di viaggio in aereo a lunga gittata – un po’, coincidentalmente, come la tratta New York – Sydney che la stessa Qantas è pronta a fare debuttare (20 ore di volo, tanto per inderci). A “bordo” di tale simulazioni, i ricercatori “hanno monitorato 23 clienti volontari mentre seguivano sequenze di menu, illuminazione, sonno e movimenti appositamente progettati” per viaggi di questo tipo.

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A noi, che per l’appunto siamo soprattutto golosi, interessa soprattutto il menu – che come accennato includeva una serie di “dolci a base di latte per favorire il sonno”, cioccolato naturalmente incluso. I risultati ve li abbiamo già spoilerati: coloro che hanno fatto scorpacciata di cioccolato hanno sperimentato “una migliore qualità del sonno in volo, jetlag meno grave e migliori prestazioni cognitive nei due giorni successivi al volo”.

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“I primi risultati ci hanno dato ottimismo sul fatto che possiamo fare davvero la differenza per la salute e il benessere dei viaggiatori internazionali”, ha commentato a tal proposito Peter Cistulli, professore di medicina del sonno, in un comunicato stampa. “Abbiamo un team multidisciplinare di oltre 10 ricercatori di medicina, scienza e ingegneria che lavorano insieme a questo progetto”, ha aggiunto. “Nessuna compagnia aerea ha mai fatto questo tipo di ricerca prima.”

Naturalmente riempirsi la pancia di cioccolato non è di per sé sufficiente a sconfiggere il jetlag (ma probabilmente vi costringerà piuttosto a passare buona parte del lungo volo nella cabina bagno): la Qantas ha di fatto adattato i tempi dei servizi dei pasti per allineare l’orologio biologico dei passeggeri e ha incoraggiato il risveglio e il sonno utilizzando voci di menu specifiche tra cui pesce e pollo abbinati a carboidrati ad azione rapida”. Non mancavano, infine, accorgimenti particolari per quanto concerne l’illuminazione interna e l’introduzione di alcune attività di movimento e stretching.