Il ceviche peruviano diventa patrimonio immateriale dell’UNESCO

L'UNESCO ha appena dichiarato il ceviche peruviano come patrimonio culturale immateriale dell'umanità

Il ceviche peruviano diventa patrimonio immateriale dell’UNESCO

Abbiamo un nuovo prodotto che è diventato patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO: si tratta del ceviche peruviano. Per capirci: il ceviche peruviano è diventato patrimonio immateriale dell’UNESCO così come la dieta Mediterranea, l’arte del “pizzaiuolo” napoletano per rimanere in Italia o anche come la baguette francese per andare all’estero. E come stanno cercando di fare la cucina italiana e il caffè espresso.

Perché il ceviche peruviano è diventato patrimonio dell’UNESCO?

ceviche

Gli antropologi hanno spiegato che il ceviche venne preparato e consumato per la prima volta nella zona che attualmente indichiamo come Perù qualcosa come 2mila anni fa. Anche se, come sottolineato dagli stessi antropologi, la ricetta del piatto varia a seconda delle zone, in base anche ai tipi di pesce e verdure disponibili localmente.

L’UNESCO ha deciso di annunciare al mondo l’aggiunta del ceviche peruviano alla sua lista del patrimonio immateriale dell’umanità su X (ex Twitter per chi si fosse perso il cambiamento): “Nuova iscrizione alla Lista del #PatrimonioImmateriale: pratiche e significati associati alla preparazione al consumo del ceviche, espressione della cucina tradizionale peruviana”.

L’annuncio è arrivato proprio durante la convention per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale che si sta tenendo in Botswana, quella dove anche il canto lirico italiano, la pittura dei risciò del Bangladesh e l’artigianato ceramico uzbeko sono stati inseriti nella lista del patrimonio immateriale.

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Ovviamente il governo peruviano ha applaudito a questa aggiunta, con il Ministero della Cultura che ha affermato come “L’aggiunta del ceviche alla lista è un riconoscimento per tutte le persone coinvolte nella filiera di questo piatto, ivi compresi i pescatori artigianali lungo la costa, nelle Ande e in Amazzonia, nonché gli agricoltori e gli chef”.

La particolarità è che, come sottolineato dallo chef Javier Vargas, capo dell’Associazione dei proprietari di ristoranti di pesce del Perù, esistono almeno 1.000 modi diversi per preparare il ceviche. Il piatto può essere indifferentemente preparato partendo da pesce di mare, da trote di fiume o da pesci di laghetto, ma anche da pirarucu o tilapia allevati nelle lagune della giungla.

Ogni zona del Perù, poi, usa anche verdure diverse, dipende da quali sono presenti nel territorio e stessa cosa succede per spezie, erbe aromatiche e agrumi che vanno ad arricchire il pesce (spesso crudo). E sì, il mais nel ceviche c’è, anche se di recente Bruno Barbieri aveva provato a proporre la ricetta del ceviche usando del pop corn, cosa che non era stata apprezzata da tutti.