Il birrificio Mashroom San Paolo vittima del lancio di sostanze chimiche pericolose

La denuncia del birrificio Mashroom San Paolo di Roma: qualcuno ha versato dai balconi sovrastanti delle sostanze chimiche pericolose, ferendo alcuni clienti

Il birrificio Mashroom San Paolo vittima del lancio di sostanze chimiche pericolose

Il birrificio Mashroom San Paolo di Roma ha denunciato l’ennesima aggressione nei suoi confronti. Questa volta alcuni ignoti hanno rovesciato sul birrificio artigianale delle sostanze chimiche pericolose, lanciandole dai balconi sovrastanti il locale e ferendo anche alcuni clienti.

Il birrificio Mashroom denuncia l’ennesima aggressione

mashroom birrificio

In un post sulla sua pagina Instagram il birrificio Mashroom ha spiegato cosa sia successo. Lo staff ha spiegato che sono estremamente preoccupati del fatto di essere vittime di una violenza senza scrupoli e senza ritegno.

Intorno alla mezzanotte del 28 dicembre qualcuno ha lanciato da uno dei balconi sovrastanti il locale una secchiata contenente un liquido con un forte odore chimico. I gestori del Mashroom hanno ipotizzato che, probabilmente, si trattava di una soluzione contenente acido muriatico o ammoniaca.

Il lancio è stato diretto contro l’area esterna di pertinenza del locale. Oltre a danneggiare vestiti e tendaggi, il liquido ha causato irritazioni cutanee a diversi clienti. Un avventore, poi, ha subito un’ustione chimica a un occhio.

Da quanto scritto nel post si evince come questo non sia stato il primo episodio. Solo che si è passati dal lancio di acqua, uova, banane e patate ad agenti chimici molto più pericolosi.

I gestori si chiedono fino a che punto questa gente voglia arrivare. Il fatto è che il locale è frequentato anche da famiglie con bambini molto piccoli.

Roma, ordina un caffè e un bicchiere d’acqua ma gli viene servito dell’acido muriatico Roma, ordina un caffè e un bicchiere d’acqua ma gli viene servito dell’acido muriatico

Tale comportamento violento e minatorio ha superato i limiti di sopportazione, motivo per cui il locale si è visto costretto ad aumentare le azioni difensive. Azioni, che, fino a questo momento, avevano mantenuto a livelli moderati per evitare di coinvolgere quei condomini che non hanno responsabilità in tali atti (effettivamente appare evidente, da come sono stati esposti i fatti, che per forza di cosa siano stati alcuni degli altri condomini a gettare tale liquido. O se non sono stati loro direttamente, hanno comunque aperto la porta di casa a chi ha compiuto materialmente il gesto. Il che ci fa anche supporre che non dovrebbe essere difficile per le forze dell’ordine scoprire gli autori del gesto).

I gestori hanno poi continuato spiegando che, grazie alla collaborazione di Polizia, Carabinieri e Polizia Locale di Roma Capitale dell’VIII gruppo Tintoretto, stanno procedendo a controlli più serrati in modo da poter porre fine a questa persecuzione e a poter tornare a sentirsi al sicuro.

Detto ciò, il locale ha lasciato uno spiraglio agli autori del gesto: i gestori hanno chiesto la collaborazione di chi, come loro, preferisce la via del dialogo e della conciliazione civile, in modo da aiutarli a capire chi si nasconde dietro questi gesti pericolosi per poterli evitare in futuro.

Anche perché, come abbiamo fatto notare prima, non sarà certo difficile per le forze dell’ordine risalire agli autori del gesto che rischiano accuse anche pesanti.