Stanno facendo il giro della rete le foto dei dipendenti Ikea costretti a mangiare a terra in pausa pranzo in quanto, senza Green Pass, non possono accedere alla mensa. Segnalazioni del genere arrivano dagli store di Piacenza e di Pisa.
Immediata la denuncia dei sindacati: chiedono che venga realizzata almeno una tensostruttura per far modo che i lavoratori mangino in maniera più dignitosa. E magari che sul posto arrivi un camper vaccinale per convincere i riottosi a vaccinarsi.
Il fatto è che Ikea ha vietato la sosta per il consumo di cibo negli spazi aziendali, ivi incluse le aree break, per chi non ha il Green Pass. All’interno è concesso prendere solamente il caffè, ma non si può mangiare. Inoltre ad ogni dipendente è richiesto di sanificare per conto suo il posto dove mangia.
L’azienda ha deciso di interpretare in maniera ancora più restrittiva l’obbligo del Green Pass in mensa imposto dal Governo. Inizialmente, infatti, aveva ridotto l’orario di ingresso in mensa a tre ore, quindi dalle 11 alle 14. Successivamente lo ha diminuito ancora: a mensa si può accedere dalle 12 alle 13.
Secondo le prime stime della Cisl, fra i 1.200 dipendenti meno della metà è vaccinato. Solo che non tutti sono per forza no vax: molti lavoratori sono stranieri e potrebbero non aver ricevuto sufficienti informazioni. Da qui nasce l’idea del camper vaccinale.
Pare che Ikea abbia risposto alle richieste della Cisl dicendo che si sta organizzando per risolvere la situazione.