Iginio Massari: “La mia vita è cambiata in una notte”

Intervistato da Silvia Toffanin, Iginio Massari si confida a tutto tondo sulla sua vita.

Iginio Massari: “La mia vita è cambiata in una notte”

Quella di Iginio Massari in televisione è ormai una presenza familiare, ma per una volta non lo troviamo intento a dettare legge sull’uso degli amidi nella crema pasticcera o a seminare il terrore tra gli aspiranti cuochi di Masterchef, bensì in un contesto ben più accomodante: una recente puntata di Verissimo dove, alla cospetto di Silvia Toffanin, si concede a racconti e confidenze sulla sua vita, a qualche mese dall’uscita della sua autobiografia “Giorni mesi anni di una vita intensa”.

Una vita da Iginio

massari toffanin

Uno dei momenti più intensi dell’intervista è il racconto della sliding door che ha infranto i sogni sportivi del giovani Iginio, che abbandonerà una promettente carriera di pugile per dedicarsi completamente -ma non senza difficoltà- alla pasticceria.

Era il 1964, e Massari aveva appena aperto la sua prima pasticceria quando, mentre era in sella alla sua moto: “una macchina sbucò da uno stop ignorato e mi scaraventò nella corsia opposta, proprio mentre un’altra vettura sopraggiungeva, schiacciando il mio corpo come se fossi un giocattolo rotto. Quella notte cambiò per sempre il corso della mia vita”.

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Continua il racconto: “fu un momento difficile. Persi 3 o 4 mesi della mia vita, perché non realizzavo il tempo. Avevo appena aperto un laboratorio di pasticceria, avevo 20 anni circa. Fu il momento più duro che ho attraversato, però si riesce sempre a superare certe tragedie. Per me fu una grande tragedia perché sognavo di diventare un campione olimpionico o del mondo del pugilato. Ma sono rimasto una promessa”.

Ha parlato anche del rapporto con la sua compagna di una vita, Maria Damiani: “io e Maria stiamo insieme da 53 anni. Vedo le nuove generazioni separarsi alla prima lite, ma quelle ci sono sempre. Questi anni non sono sempre stati rose e fiori, ma abbiamo sempre trovato un punto d’incontro per risolvere un sacco di problemi”.

Non manca un aneddoto divertente, almeno adesso a decenni di distanza, sul giorno del matrimonio: “mi ero dimenticato di fare la torta. Ne hanno preparata una i nostri colleghi all’ultimo minuto”.