I robot di Elon Musk sanno parlare e servire da bere: sarà la fine dei sommelier?

I robot di casa Tesla sanno conversare, preparare drink e servire da bere. Elon Musk sta pianificando un rivoluzione nel mondo dell'ospitalità?

I robot di Elon Musk sanno parlare e servire da bere: sarà la fine dei sommelier?

Pare che Elon Musk, e per estensione la Tesla, abbia intenzione di allungare le mani verso il settore dell’ospitalità. Una domanda sorge spontanea: sarà possibile ordinare da bere con un tweet? I protagonisti dell’ultima ora sono i robot Tesla Optimus, presentati da Musk in persona all’ultimo evento Cybercab tra meraviglia, inquietudine e polemiche.

L’obiettivo era quello di avere i robot in questione camminare tra il pubblico e parlare con i presenti, così da mettere in mostra le loro capacità di conversazione, ma la dimostrazione ha anche finito per mostrare come questi potrebbero essere utilizzati nel settore dell’ospitalità o nel commercio servendo da bere. Insomma: sarà la fine di sommelier e bartender?

Macchine Epiche vs Uomini Normalissimi

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“Gli Optimus cammineranno tra di voi” ha spiegato Musk, in una dichiarazione che ha un qualcosa di biblico. “Potrete avvicinarvi, e loro vi serviranno da bere”. Il patron di Tesla è dell’idea che i robot saranno eventualmente in grado di “fare qualsiasi cosa“, dall’essere insegnanti al fare da babysitter, passando anche e soprattutto per operazioni come tagliare il prato o la consegna di pacchi. Non tutti sono convinti, però.

C’è chi è dell’idea che gli Optimus fossero telecomandati da remoto, e che le loro capacità siano ben più limitate di quello che Musk voglia fare credere; c’è chi, più o meno comprensibilmente, trova inquietante l’interfacciarsi con robot umanizzati tanto nell’aspetto quanto nel conversare e nell’agire; e infine c’è chi teme per il futuro di noialtri esseri pietosamente biodegradabili.

No, i camerieri robot non ruberanno il lavoro agli umani (ma possono migliorarlo) No, i camerieri robot non ruberanno il lavoro agli umani (ma possono migliorarlo)

Per carità, d’altronde sarà pure vero che quella dei sommelier è una stirpe strana, ampiamente ma anche spesso giustamente perculata, con manierismi pesantemente solenni e anche un poco goffi, a tratti persino disturbanti; ma è altrettanto vero che possono aiutarci a ricordare che nel degustare e nel scegliere il vino ci deve sempre e comunque essere spazio per un elemento prettamente umano: la soggettività. La buona notizia, però, è che difficilmente si troveranno in fila per ottenere la disoccupazione.

Se non altro, i robot potrebbero aiutare ad alleggerire la parte meno qualificante di quello che, generalizzando un poco, potremmo definire il lavoro di sala: il ruolo di “porta piatti”, o bicchieri che dir si voglia. Siamo al sicuro, dunque: almeno per il futuro prossimo.