Molto probabilmente non tutti si sentono così coinvolti dal problema rappresentato dai pesticidi usati nell’agricoltura. Ma se vi dicessimo che questi pesticidi causano un calo drammatico nei vostri spermatozoi? Ecco che allora la cosa vi toccherebbe un po’ più da vicino. A dirlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives. Secondo questo studio i pesticidi che usiamo in agricoltura, nei giardini delle nostre case e nei prati stanno contribuendo a diminuire drasticamente la conta degli spermatozoi negli uomini di tutto il mondo.
Che rapporto c’è fra i pesticidi e gli spermatozoi?
Melissa Perry, preside del College of Public Health presso la George Mason University di Fairfax, in Virginia e principale autrice dello studio, è stata chiara: nel corso degli ultimi 50 anni la concentrazione di spermatozoi è diminuita di circa il 50% in tutto il mondo. Ovviamente ci sono molte cause che contribuiscono a questa caduta in picchiata degli spermatozoi, ma di sicuro il loro studio ha dimostrato che due comuni insetticidi sono una causa comune di questo calo.
E questi due pesticidi sono gli organofosfati e gli N-metil carbammati. Fra l’altro troviamo queste sostanze un po’ ovunque. Per esempio gli organofosfati, olte a essere il componente principale del gas nervino, è anche ampiamente usato come erbicida, insetticida e pesticida. Inoltre sono usati anche nella produzione di plastiche e solventi.
Idem dicasi per gli N-metil carbammati che, strutturalmente parlando, sono assai simili agli organofosfati. E anche loro sono usati per produrre insetticidi e antiparassitari.
Ma come ha fatto lo studio in questione a stabilire che questi due pesticidi interferiscono in maniera negativa con il conteggio degli spermatozoi? In pratica lo studio ha revisionato altri 25 studi condotti in tutto il mondo su queste due sostanze chimiche, includendo poi 20 studi nella meta-analisi.
Dai dati è emerso che gli uomini che erano maggiormente esposti ai pesticidi (per esempio, coloro che lavorano nel settore dell’agricoltura), avevano una concentrazione di spermatozoi significativamente minore rispetto agli uomini non esposti a tali molecole.
Altri studi effettuati sugli animali hanno poi dimostrato che questi pesticidi interferiscono direttamente con gli ormoni sessuali, danneggiando le cellule nei testicoli e arrivando anche ad alterare i neurotrasmettitori del cervello che regolano la produzione dello sperma.
Ovviamente la causa di questo calo non è da ricercare solamente nell’uso dei pesticidi. I ricercatori stanno indagando altri possibili fattori, fra cui:
- obesità
- cattiva alimentazione
- malattie croniche
- inquinamento
- esposizione a PFAS e altre tossine
- radiazioni derivanti dall’uso dei cellulari
Tornano ai pesticidi, la loro presenza negli alimenti è un problema grave. Secondo Perry bisogna considerarlo un problema di salute pubblica. E ovviamente la soluzione è una sola: ridurre l’uso di questi pesticidi. Già, proprio così, esattamente come fatto con il glifosato, vero? Come nell’UE dove il suo uso è stato prorogato per altri dieci anni.