Fra le tante sagre e fiere dell’autunno, oltre a quelle del vino, dei tartufi e delle castagne, in questo periodo fioccano anche i vari Oktoberfest. Ispiratisi a quello originario di Monaco, ecco che in Italia diversi comuni organizzano il proprio mini Oktoberfest. Sta suscitando però indignazione quello di Azzate, organizzato dal gruppo di neonazisti Do.Ra. del Varesino. E Varese dice no a questa manifestazione.
Un Oktoberfest neonazista no, grazie
Se non siete del posto, forse non li conoscente. Ma ad Azzate c’è una sede del gruppo Do.Ra., acronimo che indica la Comunità militante dei “Dodici Raggi”, un gruppo neonazista che, oltre ad essere finito davanti al giudice a causa di un raduno non autorizzato, aveva anche provato a candidarsi come consiglieri nella lista “Quelli della Contea” durante le elezioni del sindaco e del consiglio comunale della cittadina in provincia di Varese. Comunque sia, non era la prima volta che organizzavano una manifestazione senza autorizzazione: oltre al contestato raduno non autorizzato del 29 maggio 2021, ecco che la stessa cosa era accaduta a Duno nel 2019.
Visto lo scarso successo alle urne elettorali e visti i precedenti legali a causa del raduno, hanno pensato bene di organizzare un Oktoberfest di stampo neonazista.
Pensavano forse che nessuno se ne accorgesse? Difficile, anzi, più probabile che tutto sia stato fatto appositamente per avere maggior visibilità. Marco Berteotti ed Elena Gamba, portavoce di Varese Possibile, hanno spiegato di essere addolorati del fatto che, in questo clima di festa autunnale, il gruppo Do.Ra. abbia lanciato l’ennesima provocazione, invitando i “nostalgici delle grandi birrerie bavaresi, del clima da grandi discorsi anni ’20, come 100 anni fa, a partecipare all’Oktoberfesti ad Azzate”.
Forse ai meno attenti o a chi non ha prestato molta attenzione alle lezioni di storia, alcuni riferimenti potrebbero essere sfuggiti. Ma non a tutti. In molti hanno colto il riferimento alla Burgerbraukeller, la birreria bavarese dalla quale Adolf Hitler lanciò il Putsch di Monaco (tentativo fallito di colpo di Stato organizzato da Hitler, Ludendorff e altri leader del Partito nazista durante la repubblica di Weimar) nel mese di novembre 1923.
Berteotti e Gamba hanno aggiunto di volersi aggiungere allo sdegno di tutta la popolazione “antifascista” della provincia nel voler respingere e rigettare qualsiasi tipo di rigurgito nostalgico proveniente da gruppi di ispirazione neofascista e neonazista. Per tale motivo si sono uniti all’appello dell’Anpi provinciale che ha voluto richiamare all’attenzione delle istituzioni tale evento, ricordando anche altri episodi di provocazione accaduti in provincia nel corso degli ultimi mesi.
E hanno concluso sottolineando “l’importanza del rispetto della Costituzione Italiana, antifascista e intollerante nei confronti di chi si professa nostalgico del periodo più buio del nostro Paese”. Rimane da capire se la partecipazione a tale evento abbia seguito le orme della partecipazione alle urne elettorali del gruppo in questione.