Sta succedendo un po’ di tutto a Bergamo e dintorni. Qui in pratica i fratelli Cerea, Lio Pellegrini e il Nasturzio di Albino hanno deciso di abbandonare Ingruppo, l’associazione di ristoratori della zona. La quale, nel frattempo, annuncia due new entry al posto dei tre che lasciano e annuncia anche un cambio di nome. Da adesso, infatti, Ingruppo diventa Insieme. Ma cosa è successo? Perché questa diaspora? Beh, pare che tutto sia nato da “screzi insanabili” fra chi va via e chi rimane.
Perché i fratelli Cerea lasciano Ingruppo?
Tanti i cambiamenti nel settore della ristorazione di Bergamo e zone limitrofe. Non solo i fratelli Cerea di Da Vittorio, Lio Pellegrini e il Nasturzio di Albino hanno dato forfait e se ne sono andati dall’associazione, ma ecco che quest’ultima ha deciso di cambiare nome non solo all’ente, ma anche alla manifestazione promozionale che, come ogni inizio anno, richiama tutti coloro che vogliono pasteggiare in ristoranti d’eccellenza, ma a prezzi più accessibili.
Infatti da adesso in poi Ingruppo diventa Insieme (il nome in realtà sarebbe Associazione culturale gastronomica con tanto di registrazione notarile e statuto depositato all’Ascom, per gli amici Insieme) e anche la manifestazione promozionale cambierà il nome in Gourmantico, un neologismo creato ad hoc dallo studio Donati Advertising e approvato, ovviamente, dal direttivo di Insieme.
Fabrizio Donati ha spiegato che avevano bisogno di dare un taglio al passato. Ecco così la decisione di cambiare il nome all’associazione e alla manifestazione, in modo da ricordare meglio a tutti quale fosse lo scopo di tale kermesse, cioè quello di attirare gli appassionati della buona tavola.
Da qui l’idea di unire la parola “gourmet” con “amante”, per indicare un buongustaio, creando così la parola Gourmantico. Che, ad essere onesti, più che le parole “gourmet” e “amante” ci ricorda la fusione fra “Gormiti” (che in una interpretazione nerd ci potrebbe anche stare come ispirazione, visto che la sigla di Giorgio Vanni cantava “Gormiti che miti, Più forti, più uniti” e visto che l’associazione si chiama “Insieme”, magari parte dell’ispirazione è arrivata proprio da qui) e “antico”, ma come con “petaloso” si tratterà solo di farci l’abitudine.
Nonostante il cambio di nome e di protagonisti, però, la formula dell’evento non cambierà. Si sa già che l’11esima edizione si terrà a metà gennaio e si concluderà a fine aprile 2024. Prenotando, al costo promozionale di 75 euro, si potrà gustare il menu tutto compreso, formato da un minimo di quattro portate, vino, acqua e caffè-
Se fossimo in una fiction o nel mondo del cinema, però, diremmo che c’è stato un recasting. Questo perché alcuni degli storici protagonisti dell’associazione hanno deciso di lasciarla. I fratelli Cerea e Lio Pellegrini, fra i membri fondatori dell’associazione stessa, abbandonando Ingruppo/Insieme.
Pare che tutto sia nato da screzi fra Giuliano Pellegrini, fondatore e depositario sia del nome che del logo di Ingruppo e un altro collega del direttivo. Dallo screzio si è passato al dissidio e il tutto è sfociato in un clima “insanabile”, cosa che ha spinto Pellegrini, amareggiato dal fatto che gli altri colleghi mostrassero nei suoi confronti tanti indifferenza, ad avvisare l’associazione che si sarebbe rivalso nelle sedi opportune se l’associazione avesse continuato a usare il nome dal lui stesso depositato.
In realtà, secondo quanto spiegato dal Corriere di Bergamo, ci sarebbero altri aspetti della vicenda che la complicano notevolmente. Tuttavia alla fine, visto che l’associazione non poteva più usare il nome Ingruppo, ecco che ha deciso di cambiare denominazione.
Insieme a Pellegrino se ne vanno via anche i fratelli Cerea di Da Vittorio. Come sottolineato da Chicco Cerea, per loro era già difficile così mantenere fede a tutti gli impegni che hanno. Visto che però lo spirito unitario che era alla base della nascita di Ingruppo pian piano si è ridotto, ecco che hanno semplicemente deciso di non aderire più al progetto. Tuttavia lascia uno spiraglio aperto: se in futuro verranno ripristinate le condizioni che per loro sono necessarie affinché possano condividere nuovamente questo progetto, ecco che si riservano di poter ritornare in seno all’associazione.
Oltre a Pellegrino e ai fratelli Cerea, poi, anche il Nasturzio di Albino ha deciso di andarsene via.
Camilo Rota del Camelì di Ambiere, ora presidente della nuova associazione, ha però rassicurato tutti sostenendo che ci sono due new entry da tenere in considerazione. Una è il Cantuccio di Albavilla dello chef Mauro Elli, l’altra è lo Zu di Bergamo dello chef Angelo Bonfitto. Confermati poi gli altri aderenti al progetto:
- Osteria Tre Gobbi (Bergamo)
- Impronte (Bergamo)
- Roof Garden (Bergamo)
- Villa Elena-Enrico Bartolini (Città Alta)
- Bolle a Lallio
- Umberto De Martino a San Paolo d’Argon
- Al Vigneto a Grumello del Monte
- Antica Osteria dei Camelì ad Ambivere
- Collina ad Almenno San Bartolomeo
- Il Saraceno a Cavernago
- La Caprese a Mozzo
- LoRo a Trescore Balneario
- Osteria della Brughiera a Villa d’Almè
- Posta a Sant’Omobono Terme
- Tenuta Casa Virginia a Villa d’Almè
- Cucina Cereda a Ponte San Pietro
- Frosio ad Almè
- Pomiroeu Giancarlo Morelli a Seregno (Monza Brianza)
- Il Cantinone a Madesimo (Sondrio)