Nel 1997 la Guida Michelin istituì un nuovo riconoscimento ad affiancare la mitica stella, pensato per dare rilevanza a quella categoria di locali che offrivano un’esperienza il più possibile gourmet mantenendosi entro un budget di circa quaranta euro. Nel puro stile della rossa, le regole che dovrebbero stabilire l’assegnazione sono volutamente lasche, lasciando molto margine all’interpretazione dei singoli ispettori, e permettendo ad un’ampia varietà di attività ristorative di fregiarsi di questo titolo, dalle trattorie italiane alle steakhouse newyorchesi, passando per bistrot o ramen bar.
Per capirci, in una città come Milano, il portabandiera della neo-trattoria Diego Rossi con il suo Trippa è uno dei Bib più in vista, così come l’interessante cinese Nove Scodelle. Da qualche anno a questa parte la presentazione dei nuovi ristoranti meritori del Bibendum (meglio conosciuto come il gommatissimo “omino Michelin”) che si lecca i baffi, è ormai diventata una tappa di avvicinamento all’annuale premiazione ufficiale, dando lustro a questa selezione ben più “pop” rispetto al classico fine dining con cui la Michelin è solitamente identificata. A una settimana dal red carpet al Teatro Pavarotti di Modena, ecco i nuovi sedici Bib Gourmand Michelin italiani, che raggiungono così quota duecentocinquanta.
I nuovi Bib Gourmand
È Sergio Lovrinovich, direttore della Guida Michelin Italia, a darci qualche spoiler sulle novità salienti, che vanno dal tradizionale all’etnico: “Tra le novità della selezione 2025 troviamo il Ronchi Rò di Dolegna del Collio, un’antica cascina situata sul confine sloveno, che propone una cucina ispirata ai piatti tradizionali della regione e promuove i produttori e i fornitori artigianali locali. A Podenzano troviamo poi l’Ostreria Fratelli Pavesi, che offre piatti della tradizione piacentina talvolta anche in veste moderna mentre, a Teramo, trova spazio la cucina internazionale di Oishi, che unisce alla cucina giapponese i prodotti del mediterraneo. Infine, Bro’s Trattoria a Scorrano, Lecce, dove il must è il forno a legna nel quale si cuociono quasi tutte le specialità presenti nel menu giornaliero: ricette rigorosamente tradizionali, da accompagnare con le pucce salentine, il tipico pane locale, e ottimi antipasti.”
Emilia Romagna e Piemonte sono le due regioni con più Bib Gourmand, con rispettivamente 33 e 31 insegne, seguite dalla Lombardia e Toscana con 25 e dal Veneto con 18. Quanto ai nuovi Bib Gourmand per il 2025, la lista dei fortunati 16 ristoranti è quella che segue:
- Osteria La Pimpinella – Bra – CN
- Osteria Veglio – La Morra – CN
- Magazzino 52 – Torino
- Fratelli Bruzzone – Torino
- Osteria Numero 2 – Stradella di Bigarello – MN
- Da Felice – Chiavari – GE
- Ronchi Rò – Dolegna del Collio – GO
- Osteria dell’Accademia – Montegridolfo – RN
- L’Ostreria Fratelli Pavesi – Podenzano – PC
- Antica Locanda di Sesto – Ponte a Moriano – LU
- Trattoria della Fortuna – Monterotondo – RM
- Oishi – Teramo – TE
- Osteria dei Maltagliati – Torano Nuovo – TE
- Vez – San Marzano di San Giuseppe – TA
- Bros’ Trattoria – Scorrano – LE
- Ostaria Pignatelli – Napoli