Hong Kong risponde a Fukushima: divieto di import di pesce dal Giappone in vista?

Hong Kong si prepara a rispondere allo sversamento di Fukushima vietando l'importazione di pesce e molluschi dal Giappone? I ristoratori corrono ai ripari

Hong Kong risponde a Fukushima: divieto di import di pesce dal Giappone in vista?

I proprietari dei ristoranti di Hong Kong si stanno preparando: è possibile, infatti, che la città vieti le importazioni di pesci e molluschi dalle acque del Giappone dopo che il paese nipponico rilascerà in mare l’acqua trattata della centrale nucleare di Fukushima.

Come farà Hong Kong senza i frutti di mare giapponesi?

fukushima

Come di sicuro avrete sentito il Giappone ha annunciato che domani, 24 agosto, rilascerà l’acqua dei serbatoi della centrale nucleare di Fukushima. In realtà il paese aveva già annunciato tempo fa che aveva intenzione si sversare in mare quelle acque e adesso passerà alle vie di fatto.

Se ricordate, nel 2011 un terremoto con annesso tsunami aveva gravemente danneggiato la centrale nucleare di Fukushima, causando il più grave disastro nucleare dai tempi di Chernobyl nel 1986.

Per raffreddare l’impianto erano stati usati litri e litri di acqua, che finora sono stati immagazzinati nell’impianto. Ma adesso, grazie anche all’approvazione dell’organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite, ecco che la decisione di sversare nell’oceano tutta quell’acqua trattata sta impensierendo tutti.

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Proprio Hong Kong, Corea e Cina hanno già manifestato le loro preoccupazioni. Sun Weiding, viceministro degli esteri cinese, haparlato di una decisione “estremamente egoista” che trasferirà il “rischio di inquinamento nucleare ai paesi vicini”.

Anche Hong Kong è dello stesso avviso, tanto che è probabile che ben presto arrivi un divieto di importazione dei prodotti ittici pescati nelle acque giapponesi. Non saranno vietati solamente i pesci, ma anche i crostacei, i molluschi, le alghe e il sale marino provienienti dalle aree di Fukushima, Gunma, Chiba, Tokyo, Tochigi, Ibaraki, Miyagi, Nagano, Niigata e Saitama.

Il fatto è che uno dei principali mercati per i frutti di mare giapponesi è proprio Hong Kong: tantissimi i ristoranti che qui offrono questa materia prima giapponese. Hairy Yu, proprietario del ristorante giapponese Hassun a Hong Kong, ha spiegato che se venissero vietate le importazioni che arrivano da Tokyo, tutti i ristoranti di sushi di Hong Kong finirebbero nei guai.

Certo, alcune forniture arrivano da Osaka, ma lì la varietà è limitata. Yu ha così previsto un calo delle entrate del 40% a causa di questa possibile carenza di prodotti ittici, ma ha già svelato il suo piano di emergenza. In pratica è possibile che la carne diventi il piatto principale del menu, con spiedini alla brace e fritture che non hanno mai avuto prima. Tuttavia questo sarà l’unico modo per mantenere l’attività in funzione.

[Crediti Foto | IAEA Imagebank, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons]