Sta facendo assai discutere il nuovo spot dell’azienda di dolciumi Hershey rilasciato in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Il fatto è che la protagonista dello spot dedicato alle barrette di cioccolato è una donna trans. E la cosa non è piaciuta per niente, tanto che l’azienda ha ricevuto una pioggia di critiche.
Hershey e quello spot controverso
Gli utenti di Twitter, in particolare, non hanno gradito che l’annuncio dedicato alla Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo abbia presentato come simbolo delle celebrazioni a favore delle donne una donna transgender.
Lo spot ha fatto il suo debutto mercoledì e fa parte della campagna Her for She in Canada. Nello spot si vede Fae Johnstone, un avvocato LGBTQ, mentre sorride e si mette in posa con la barretta di cioccolato in edizione limitata che verrà rilasciata sul mercato in vista della festività.
Intanto una voce fuori campo spiega l’iniziativa di inclusività. Nel video Fae spiega che si chiama Fae Johnstone e che è il direttore esecutivo di Wisdom to Action. Johnston continua poi asserendo che possiamo creare un mondo in cui tutti siano in grado di vivere in pubblico come se stessi, in maniera onesta e autentica. Alla fine del video, si vede Johnston che posa e sorride insieme ad altre donne.
La voce fuori campo, poi, conclude lo spot con un invito a dare un’occhiata alla campagna promozionale in Canada di Hershey a favore della Giornata Internazionale della Donna, presente sul suo sito web.
Questa è la terza volta che l’azienda lancia sul mercato queste barrette di cioccolato in edizione limitata. Saranno cinque i volti delle donne selezionate da Hershey che daranno il volto a questa campagna, comparendo sulle barrette:
- Autumn Peltier, attivista per i diritti degl indigeni e dell’acqua
- Fae Johnsone, sostenitrice di 2SLGBTQIA+
- Rita Audi, attivista per l’uguaglianza di genere e l’istruzione
- Naila Moloo, ricercatrice di tecnologia climatica
- Kélicia Massala, fondatrice di Girl Up Québec
Quello che gli utenti di Twitter hanno contestato, però, è il fatto che Hershey abbia scelto una donna transgender per rappresentare una campagna dedicata alla Giornata della Donna. Qualcuno ha sostenuto che in tal modo Hershey stesse cancellando le donne, mentre altri si sono chiesti perché Hershey odiasse le donne. Altri sostengono che una campagna pubblicitaria progettata per celebrare le donne sia diventata una totale mancanza di rispetto per le donne.
Mentre si aspetta una replica da parte di Hershey, non possiamo non pensare cinicamente che Hershey abbia centrato lo scopo: impossibile, infatti, che il settore marketing non avesse previsto una shitstorm del genere, ma d’altra parte una campagna pubblicitaria funziona quando se ne parla. E in questo caso se ne sta parlando. Obiettivo raggiunto, Hershey.