Seconda puntata della vicenda relativa a quel naufrago che nelle acque delle Antille olandesi è sopravvissuto un mese in mare mangiando solo ketchup. La ditta Heinz, nota per il suo ketchup, lo sta cercando disperatamente dappertutto, ma dell’uomo si sono perse le tracce.
Perché Heinz cerca il naufrago?
Per chi si fosse perso la prima puntata della storia, Elvis Francois, 47 anni, a dicembre è naufragato con la sua barca a vela mentre stava facendo delle ripoarazioni al largo dell’isola di St. Martin, nelle Antille olandesi.
L’uomo aveva spiegato di aver provato a contattare i suoi amici, solo che aveva perso il segnale. Per questo motivo si è rassegnato, si è messo seduto e ha aspettato che qualcuno lo trovasse. La cosa è andata avanti per un mese, durante il quale ha dovuto continuamente gettare fuori l’acqua dallo scafo per non affondare.
In tutto questo lasso di tempo, le uniche cose che Elvis ha potuto mangiare sono stati dadi alimentari, aglio in polvere e ketchup. Tanto ketchup. 24 giorni dopo, poi, finalmente un aereo è riuscito ad avvistarlo grazie alle segnalazioni fatte con uno specchietto. Elvis è stato così soccorso.
La sua storia ha fatto il giro del mondo, anche fra interrogativi del tipo: ma quanti dadi e ketchup aveva imbarcato a bordo? Davvero non ha mangiato niente altro? Perché si è spinto in mare, anche se, come da lui stesso ammesso, non sapeva manovrare benissimo la barca?
Comunque sia, adesso la ditta Heinz ha organizzato una campagna social per cercare Elvis Francois: l’azienda, infatti, vorrebbe regalargli una barca nuova. Il condizionale è d’obbligo perché di Elvis si sono perse le tracce.
Pare che Heinz si sia rivolta anche al governo del Paese per cercare di rintracciarlo, ma niente da fare: Elvis sembra essere scomparso nel nulla. Se fate un giro sui social, vi potreste imbattere anche nell’hashtag #FindTheKetchupBoatGuy (Trova il marinaio del ketchup): l’azienda ha ribadito che vuole solo aiutarlo a comprarsi una nuova barca. Le cose sono due: o Elvis ha deciso di non voler più avere niente a che fare col mare e col ketchup (non necessariamente in quest’ordine) o tocca di nuovo andare a cercarlo in mare visto che è stranamente irreperibile.
E a proposito di ketchup: se vi trovate sulle spiagge della Puglia in questi giorni, è possibile che vi imbattiate in cumuli di bottiglie di ketchup. Non si è capito bene come il ketchup sia finito lì, ma non è il primo episodio del genere.
Un mesetto fa, infatti, sulle spiagge di Gallipoli erano comparsi diversi barattoli di maionese. Visto che insieme ai barattoli sono arrivati anche dei sacchi di juta, qualcuno ha ipotizzato che si tratti di un carico di prodotti provenienti dagli Stati Uniti che è andato disperso in mare (il codice a barre delle confezioni indica chiaramente gli USA come paese di origine).
Quello che non è chiaro, però, è perché alcuni dei barattoli sembra che abbiano viaggiato tanto, mentre altri no. Inoltre alcuni contenitori sono vuoti, ma altri sono pieni. Elvis, ne sai niente tu?