Brutte notizie da Heineken: l’azienda olandese nota per la birra ha deciso di tagliare 8mila posti di lavoro. Questo perché nel 2020, con la chiusura dei pub e ristoranti a causa del Coronavirus, ha perso più di 200 milioni di euro.
Più precisamente, nel corso del precedente anno, il colosso della birra ha perso 204 milioni di euro. Per questo motivo, ridurrà l’organico in modo da provare a risparmiare 2 miliardi di euro in due anni.
Il calo delle vendite provocato dalle misure restrittive causate dalla pandemia da Covid-19 è stato di circa il 17%. Tramite un comunicato stampa, il secondo gruppo mondiale di birra (ricordiamo che in Italia controlla il marchio Moretti) ha parlato, infatti, di un calo del 16,7%. Secondo i dati divulgati, a fine gennaio meno del 30% ei punti vendita europei erano aperti. E pensare che nel 2019, i profitti erano stati di 2,2 miliardi di euro.
Già lo scorso autunno Heineken aveva annunciato che era necessario ridurre i costi del personale, ma all’epoca non aveva specificato di quale entità sarebbe stato il licenziamento. E questo anche se a novembre era trapelata la notizia che in Italia Heineken avrebbe tagliato un centinaio di posti di lavoro.
Questi 8mila dipendenti in meno rappresentano circa il 10% dell’organico dell’azienda. Heineken prevede, poi, che l’impatto della pandemia sul settore continuerà per tutta la prima metà dell’anno, salvo poi migliorare gradualmente nella seconda.
C’è anche paura, poi, per le eventuali fluttuazioni dei costi delle materie prime: si teme un impatto negativo sui costi di produzione.