È stato pubblicato un altro richiamo sul sito Salute.gov dopo quelli relativi al Wasabi peas coated di Golden Turtle, ai Fagioli secchi Black eye di Ali Baba e all’Uvetta sultanina di Eurospin Italia: è stato infatti ritirato dal commercio un singolo lotto dell’Hamburger di bovino razza chianina di Lidl Italia a causa di un rischio microbiologico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 4 ottobre 2023, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 2 ottobre 2023.
Hamburger di bovino razza chianina di Lidl Italia: richiamo per E. coli
La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Hamburger di bovino razza chianina. Sull’avviso di richiamo non è indicato il marchio di prodotto, mentre il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Lidl Italia S.r.l.. Invece, il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è IT 2533 / S CE, mentre il nome del produttore è Marfisi Carni S.r.l., quello con la sede dello stabilimento in Contrada Paglieroni, Zona Industriale a Treglio, in provincia di Chieti, in Abruzzo.
Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è quello indicato con la sigla 549886, cioè quello con la data di scadenza o il termine minimo di produzione sia dell’11 ottobre 2023, sia del 12 ottobre 2023. L’unità di vendita, invece, è rappresentata dalla confezione da 200 grammi.
Il motivo del richiamo è un rischio microbiologico. Più precisamente è stata rilevata la presenza di E. coli STEC/VTEC.
Nelle avvertenze i consumatori sono pregati di non consumare il numero di lotto sopra indicato se già acquistato e presente in casa, bensì di riportarlo presso il punto vendita di acquisto per richiedere il previsto rimborso. Anzi: nonostante il prodotto sia da consumarsi previa totale cottura, anche in questo caso non deve essere consumato.
Gli Escherichia coli STEC produttori di Shiga tossina possono causare una forma di intossicazione alimentare con sintomi che compaiono dopo 3-4 giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato. In alcuni casi i sintomi sono autolimitanti e durano una settimana:
- nausea
- vomito
- dolore addominale
- diarrea acquosa, spesso con sangue
Tuttavia in alcuni casi possono comparire anche sintomi più gravi che richiedono un ricovero ospedaliero:
- pallore
- sonnolenza
- oliguria
- edemi
- ittero
- convulsioni
- Sindrome Emolitico Uremica
Se siete interessati, poi, ad altri richiami per rischio microbiologico, ecco che di recente sono stati anche ritirati dal commercio diversi lotti della Carne alla tartara di Fiorani, delle Gallette riso lampone di dmBio e della Crema Plain Halawa di Halwani Bros.