Un cerchio che si chiude: un’impronta tipicamente statunitense “esportata” prima nel Salento, e poi dal Salento verso l’America. Ci stiamo riferendo al caso dell’Hambirreria Il Cantiere, aperta nell’ormai lontano 2017 in quel di Lecce dai fratelli Daniele e Andrea Vetrugno, sull’eco di un mito a stelle e strisce; e ora pronta ad aprire un nuovo locale proprio dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, nel cuore di New York. Una storia di cortocircuiti, insomma, di hamburger che viaggiano in contromano, che vengono “importati” in Italia e poi, contagiati dal contatto con i prodotti pugliesi e salentini, tornano a casa arricchiti.
Da Lecce alla Grande Mela: il caso dell’Hambirreria dei fratelli Vetrugno
Il locale newyorkese dovrebbe aprire, salvo imprevisti, entro la fine dell’anno; e sarà il terzo store complessivo a portare il brand de Il Cantiere nonché il primo in assoluto negli Stati Uniti d’America. Prima di procedere, tuttavia, immaginiamo che tra di voi si stia facendo strada una domanda spontanea – che roba è un’Hambirreria?
La risposta è tanto semplice quanto intuitiva – un qualcosa che sta a metà strada tra l’hamburgeria e la birreria, definizione che di fatto ha fatto da pietra angolare nella creazione del format pensato dai fratelli Vetrugno. A dirlo sono loro stessi, d’altronde: “Noi abbiamo aperto nel 2017 con l’idea di creare un format tra hamburgheria e birreria in un locale tipicamente industriale cercando di portare un pezzo d’America nella nostra città” ha spiegato Daniele.
60 posti a sedere e nove collaboratori per partire, poi un percorso di crescita a dir poco esplosivo: nel 2018, a un anno circa dall’apertura, l’Hambirreria Il Cantiere vanta 500 posti a sedere e duemila metri quadri di locale, con tanto di palco per esibizioni live e cassetta delle lettere traboccante di richieste di apertura in tutto lo Stivale. La seconda sede sbuca a Milano, la terza – tuttora in corso di realizzazione, come accennato – a New York, per l’appunto. Il cerchio che si chiude.
“Quest’anno abbiamo deciso di aprire a New York, una decisione che a livello di storia personale abbiamo meditato perché l’idea era di fare Lecce, ossia la nostra città nativa, Milano che rappresenta per noi la città modello europea, e ora facciamo New York che è la città che ha ispirato il progetto” ha spiegato a tal proposito Daniele. E il futuro? “Il Cantiere si allargherà ancora? Chi lo sa. Bisogna essere sempre un minimo sognatori nella vita d’impresa, ma se si sogna lavorando tutto viene più semplice. Ora siamo focalizzati sulla tappa di New York che forse è la cosa più difficile che si poteva fare. Cercheremo di portare un po’ di Salento in America”.