La sensazione – piuttosto amara – è quella di esserci rilegati a volontari spettatori in una delle corse più stimolanti (e più importanti) degli ultimi anni. Mentre la filiera della carne coltivata in Italia è morta (o forse sarebbe più corretto dire “stata uccisa”) prima di cominciare a muovere i primi passi, il resto del mondo continua a correre: come i nostri lettori più attenti sapranno gli Stati Uniti hanno di recente aperto all’approdo sul mercato nazionale; e anche nel Vecchio Continente cominciano a fiorire innovazioni e idee. È questo il caso della start up ceca Mewery, che ha creato il primo hamburger al mondo con carne coltivata di maiale e microalghe.
L’hamburger di Mewery: il primo al mondo con carne coltivata di maiale e microalghe
Presentato durante un evento culturale nella natia Repubblica Ceca, l’hamburger in questione ha da subito raccolto un notevole successo con oltre il 90% dei partecipanti – secondo quanto lasciato trapelare – che si è detta propensa ad assaggiarlo (anche se, a causa delle attuali normative che regolano le degustazioni di questi prodotti, non ha potuto farlo).
Ora, è bene non lasciarsi prendere troppo dall’ottimismo: per quanto la creazione di Mewewy rappresenti un’importantissima innovazione nell’importante contesto europeo e l’entusiasmo che ha raccolto possa essere interpretato come sintomo dell’interesse dei consumatori nei confronti della carne coltivata; è importante notare che, con ogni probabilità, i partecipanti all’evento in questione conoscessero già la carne coltivata e le sue proprietà e che fossero propensi alla sua introduzione.
In altre parole, per quanto innovativo, è difficile stabilire se l’hamburger con carne coltivata di maiale e microalghe di Mewery abbia avuto il potere di convincere gli scettici: a prescindere da questa precisazione, in ogni caso, il prodotto rimane un’importante (potenzialmente importantissima, come vedremo più avanti) pietra miliare per il settore.
In attesa del permesso per offrire degustazioni della sua carne coltivata, la start up ha nel frattempo rivolto lo sguardo verso il mercato estero; con Singapore – pioniere assoluto del settore, dove è già addirittura nato il gelato “creato dal nulla” – e Stati Uniti in cima alla lista. L’obiettivo dichiarato, in ogni caso, rimane quello dell’approdo nei ristoranti di fascia alta entro la fine del decennio.
A rendere così particolare l’hamburger di Mewery è, come accennato, l’impiego di microalghe come fattore di crescita – una trovata che ha permesso di non ricorrere al siero bovino fetale (FBS) altrimenti ampiamente utilizzato come stimolante della crescita cellulare nella produzione di carne coltivata. Questo metodo, stando a quanto dichiarato dalla stessa azienda, sarebbe per di più in grado di tagliare i costi fino 70% rispetto ai metodi di produzione basati sul siero bovino – un vantaggio che permetterebbe di abbattere l’importante ostacolo economico che inevitabilmente sorge nel paragone con la carne tradizionale.