Guido Martinetti risponde ai detrattori: Unilever su Grom ha fatto i suoi calcoli

Guido Martinetti ha risposto ai suoi detrattori in merito alla questione Unilever e Grom, dopo l'acquisizione delle vigne nell'Astigiano

Guido Martinetti risponde ai detrattori: Unilever su Grom ha fatto i suoi calcoli

Guido Martinetti ha deciso di rispondere ai suoi detrattori in merito alla questione Unilever e Grom. Tutto è nato in seguito a un articolo pubblicato sul Corriere Torino, dove si parlava della virata di Martinetti verso il settore delle viticoltura e delle aziende agricole.

Guido Martinetti torna sulla questione Grom

guido martinetti asti

Tutti ricorderete di quanto Guido Martinetti, insieme al socio e amico Federico Grom, avevano venduto le gelaterie Grom per l’appunto. Da lì Martinetti aveva cambiato rotta ed ecco che si era trasferito a Costigliole d’Asti, paese d’origine della madre.

Proprio qui, dove in precedenza si coltivava la frutta da usare poi nei gelati, ecco che la terra è stata convertita in vigna e, successivamente, in azienda agricola vera e propria con annesso relais, il Le Marne di Martinetti-Grom (con la produzione del Mura Mura), da poco diventato anche Porsche Destination Partner grazie all’installazione di due colonnine per la ricarica elettrica targate Porsche.

martinetti

Ebbene, a seguito del rilancio di questa notizia anche sui social, ecco che un utente ha sostenuto che con Grom avevano realizzato qualche milione di euro di debiti, chiedendo al giornale di non dipingerli come “imprenditori di successo”, in quanto bisogna vedere come andranno le cose qui. L’utente in questione, poi, ribadiva che la loro recente attività era tutto frutto dei soldi dei genitori.

Ma Guido Martinetti non ci sta e decide di rispondere direttamente all’utente, facendo partire una micro lezione di economia spicciola adattata ai social network. Martinetti ha spiegato all’utente che era mal informato: lui è orgoglioso del fatto di non dover dire grazie a nessuno dal punto di vista economico, se non alla sua fatica, alla determinazione a un po’ di fortuna. E sottolinea che i soldi “di papà” non c’entrano nulla, al massimo c’entrano quelli di qualche banche.

Grom sbarca nei supermercati (anche) con il cono gelato Grom sbarca nei supermercati (anche) con il cono gelato

L’utente in questione però non demorde e ribatte che le banche ci mettono i soldi solo quando ci sono garanzie importanti, non in base ai progetti su carta. E parla di debiti, utili reinvestiti e aumenti di capitale.

Tocca infine a Martinetti dire la sua, ricordando che sì, ci sono stati debiti, ma anche migliaia di posti di lavoro creati (anche se Unilever aveva poi tagliato molte gelaterie per dedicarsi alla GDO), cosa di cui lui è orgoglioso. E ricorda poi che un’azienda che nasce da zero, per forza di cosa parte da flussi di cassa che portano a un indebitamente sostenibile. Martinetti spiega poi che nel mondo anglossasone l’indebitamento e il fallimento sono accettati in quanto considerati parti del rischio, mentre qui da noi sono entrambi condannati.

E conclude sostenendo che, alla fine, il risultato è quello che fa la differenza fra l’attività e la passività, garantendo a tutti che Unilever sa fare questi calcoli assai bene.