Il cinque di febbraio lo storico Midland Hotel di Manchester ha ospitato la cerimonia di presentazione della guida ristoranti Michelin Gran Bretagna e Irlanda, che quest’anno fa cifra tonda arrivando all’edizione numero cinquanta. Arrivati ad un totale di 1162 ristoranti selezionati, gli ispettori non hanno fatto mancare le novità, con un nuovo tristellato londinese, sei nuovi bistellati, diciotto nuove insegne a una stella e sei stelle verdi, che vanno ad aggiungersi ai venti Bib Gourmand già presentati un a settimana prima delle premiazioni ufficiali.
I pluristellati
È il The Ledbury di Londra ad aggiudicarsi il premio più ambito del fine dining mondiale, mettendo d’accordo critica e pubblico. Lo chef australiano Brett Graham è sempre sembrato un predestinato, e dopo più di dieci anni a due stelle raggiunge finalmente la vetta con la sua cucina fatta di tecniche classiche e grande attenzione agli ingredienti, spesso autoprodotti come la carne di cervo proveniente dalle tenute di proprietà del ristorante. Grande anno per la cucina indiana, così radicata nella cultura inglese, che si aggiudica i suoi primi bistellati: si tratta di Opheem di Birmingham con le sue interpretazioni più creative e moderne, e Gymkhana a Londra, che offre i grandi classici. Da segnalare anche il secondo due stelle di Scozia, il The Glenturret Lalique, situato proprio all’interno dell’omonima distilleria, che non manca di offrire abbinamenti e degustazioni con i propri distillati.
I monostellati
Il ruolo di Londra come una delle capitali gastronomiche mondiali non accenna ad essere messo in discussione. Sulle diciotto nuove insegne a un macaron, ben undici si trovano nella capitale, e a confermarne il carattere cosmopolita della propria offerta culinaria ben quattro nuove stelle splendono su ristoranti etnici: oltre ai prevedibili giapponesi, Sushi Kanesaka col suo classico omakase e la rutilante izakaya di Humble Chicken, l’Africa si aggiudica i suoi due primi riconoscimenti Michelin con Akoko e Chishuru. Non possono mancare le insegne griffate: gli spin-off di Gordon Ramsay, Yannick Alléno e Simon Rogan si aggiudicano tutti la loro stellina.
I premi speciali
Tra i premi speciali dedicati a personalità di spicco del mondo della gastronomia inglese ne spicca uno in particolare, quello a Michel Roux. Il suo Le Gavroche ha fatto il suo ultimo servizio il tredici gennaio dopo più di cinquant’anni di onorato servizio ed è stato un punto nevralgico per la formazione di tanti futuri stellati di mezzo mondo, da Marco Pierre White a Gordon Ramsay, così come il nostro Davide Oldani.