Sarebbe impossibile parlare della nuova edizione della Guida Michelin Nord Europa e non dedicare almeno qualche riga alla consacrazione (l’ennesima, si potrebbe dire) del Noma di Copenaghen avvenuta lo scorso anno: la creatura di René Redzepi conquistò – assieme al norvegese Maaemo, situato in quel di Oslo – la possibilità di mostrare al mondo intero la sua terza stella, affiancandosi così al Geranium, sempre a Copenaghen, nell’esclusivo Olimpo dei ristoranti danesi insigniti della massima riconoscenza della cosiddetta Guida Rossa (anche se, va detto, forse la vera notizia è che fino a quel momento ancora non l’aveva conquistata). Sfortunatamente nessun locale è riuscito a emulare il successo del Noma e del Maaemo e a cucire la fantomatica terza stella, ma di fatto l’edizione 2022 dei Paesi del Nord Europa porta con sé numerose novità, con due nuovi locali a due stelle, undici con una sola, cinque bib gourmand e cinque stelle verdi.
Nello specifico, i nuovi cosiddetti “bistellati” sono il Frederikshøj, incastonato nell’ex loggia del personale del Palazzo Reale di Aarhus, Danimarca, già premiato con una singola stella nel 2015 e caratterizzato dalla cucina che declina classicità e originalità di Wassim Hallal; e il Palace, che di fatto occupa il decimo piano di un edificio modernista costruito nel 1952 per i Giochi Olimpici a Helsinki. In questo caso, l’assegnazione della prima stella avvenne nel 1987: la filosofia gastronomica di Eero Vottonen combina moderne ricette nordiche con influenze francesi e giapponesi, traendone piatti delicati e rifiniti al tavolo dagli stessi chef. I nuovi undici ristoranti “stellati”, invece, sono lo Jatak e il MOTA in Danimarca; Kaskisk in Finlandia; ÓX in Islanda; Hot Shop, Hyde, Lysverket e Schlägergården in Norvegia; e infine Adam / Albin, Knystaforsen e Nour in Svezia.
Concludono, come abbiamo anticipato, dieci altri locali in tutto – cinque per categoria – sono stati premiati con il riconoscimento Bib Gourmand, riservato ai ristoranti che si distinguono per un ottimo rapporto qualità/prezzo, e con le stelle verdi, consegnate ai locali che fanno del loro impegno nella gastronomia sostenibile il proprio punto di forza. Si tratta del Bjørnekælderen e del Møf in Danimarca; del Jossa Mat & Drikke in Norvegia e del Mathias Dahlgren-Matbaren e del Ruths in Svezia per quanto riguarda la prima categoria; mentre i ristoranti in verde sono il Natura di Helsinki, il DILL di Reykjavic, il Jossa Mat & Drikke di Trondheim, il Knystaforsen di Rydöbruk e l’Oxenstiernan di Stoccolma.