A nemmeno due mesi dalla presentazione ufficiale della nuova edizione 2024, è già ora di tornare a parlare di Guida Michelin. Ovviamente nessuna stella a questo giro, nemmeno verdi, e manco Bib Gourmand, ma le segnalazioni mensili dei locali semplicemente segnalati dalla Rossa, tra le quali siamo certi di intravedere anche qualche futuro titolare di macaron o trifoglio. Una sorta di aggiornamento sull’indefesso lavoro degli ispettori o – più pragmaticamente – un modo per mantenere alta l’attenzione tutto l’anno. Ci saranno riusciti? Ecco i nuovi inserimenti di gennaio 2024.
Duo – San Felice del Benaco BS
Il Duo in questione è quello di Federico Pellizzari e Daniele Ghidini, autori di una cucina moderna ed energica, con particolare attenzione alla frollatura del pesce a cui è dedicato un intero percorso degustazione.
Al Gatto Verde – Modena MO
Non poteva mancare il nuovo nato in casa Bottura, tutto dedicato alla cucina alla fiamma, officiata da Jessica Rosval. Ve ne abbiamo già parlato diffusamente.
Luminist Cafè Bistrot – Napoli NA
Altro nuovo ingresso d’autore per il bistrot firmato dal pluristellato Giuseppe Iannotti del Krèsios e patrocinato da Banca Intesa: vi abbiamo raccontato della loro ottima offerta di colazione e pasticceria, ma gli ispettori Michelin sono rimasti ben impressionati anche dalle proposte di cucina internazionale affiancate ai classici campani.
Magazzino 52 – Torino TO
Fornitissima enoteca con cucina, dove una sconfinata carta dei vini è accompagnata a un menù essenziale ma molto curato, per noi un papabile Bib Gourmand.
San Tommaso 10 – Torino
Altra segnalazione torinese per il ristorante che Lavazza dedica alla tradizione torinese, e che sorge nei locali dove il fondatore del più celebre marchio di caffè del mondo inaugurò la sua drogheria nel 1895. Per gli ispettori Michelin “una delle interpretazioni più convincenti in città della gastronomia piemontese”.
Visione Restaurant and Living – Barbaresco CN
Alla rossa devono aver passato l’ultimo periodo in piemonte: la “Visione” è quella di Luca Orilia, ristoratore giovane ma già con esperienze importanti, e che non fa nulla per nascondere le sue ambizioni. L’executive chef Suman Chowdhury propone una cucina piemontese con vista sul Bangladesh, e la località dove si trova il ristorante “Tre Stelle” pare fatto apposta.