È il momento dell’aggiornamento mensile sulle segnalazioni della Guida Michelin 2024, ben più consistente rispetto a quello del mese scorso con dieci nuove insegne invece delle sei del gennaio appena passato. Napoli città si aggiudica due menzioni, mentre il Piemonte si aggiudica ben quattro dei nuovi ingressi in guida, equamente divisi tra le province di Torino e Cuneo: segnatevi questi indirizzi, potrebbero essere i prossimi Bib Gourmand, stelle verdi o macaron. Ecco i dieci nuovi ristoranti della Guida Michelin Italia per gennaio 2024:
Between – Rivoli (TO)
Un localino modernissimo con cucina a vista, regno di Michela e Monica Quaglio, mamma e figlia, coadiuvate in sala dal maitre Lorenzo Di Gennaro. Ci troverete una proposta aggiornata e internazionale, con qualche tocco tipicamente piemontese ben integrato in una carta dalla forte ispirazione orientale e nordica, a prezzi davvero interessanti.
Granoturco Bistrot – Castagnole Piemonte (TO)
L’atmosfera da pub inglese non vi tragga in inganno: Gian Marco Russo è uno chef di grande esperienza internazionale che va dalla Turchia a Shanghai, nel bistellato Otto e Mezzo Bombana, e mette in evidenza la sua grande tecnica classica in una cucina tradizionale ricca e curata. Un futuro Bib Gourmand?
Hostaria dai Musi – Alba (CN)
Un locale accogliente con un giusto equilibrio tra le immancabili proposte locali, sempre declinate con cura e originalità, e una cucina di pesce golosa e moderna, il tutto supportato da un’offerta di vini davvero ragguardevole.
Januarius – Napoli
Siamo proprio di fronte al Duomo di Napoli, in un locale che già dal nome mette in chiaro la sua devozione a San Gennaro, e che proprio il giorno del patrono della città partenopea ha inaugurato. Un format “tra sacro e profano” che celebra la napoletanità più tradizionale e genuina, dando anche al possibilità di fare acquisti gourmet in bottega.
L’Acciuga – Ravenna (RA)
L’ambiente è decisamente marinaro, anzi di più: sottomarino, con tanto di ventole e bulloni sulle pareti. La carta è un mix ideale di golosità romagnola e ispirazioni contemporanee, con prezzi da Bib Gourmand.
Luca’s by Paulo Airaudo – Firenze
Siamo nell’hotel La Gemma, struttura di lusso con vista sul duomo di Firenze, dove la famiglia Cecchi ha assoldato Paulo Airaudo, super chef argentino con 15 insegne a suo nome in giro per il mondo, di cui una bistellata e due monostellate. C’è da scommettere che abbia iniziato la caccia al macaron anche in Italia.
Nello – San Casciano in Val di Pesa (FI)
Quella di Nello è un’insegna storica del paese, rilevata da Chiara Zanetti e Federico Migliori, chef lui e pasticcera/maitre lei. Propongono un menù ben incentrato sulle materie prime toscane, con qualche spunto internazionale gestito con eleganza.
Rendenèr Alpine Food – Pinzolo (TN)
Nel suo ristorante all’interno dell’hotel Lory, lo chef Simone Ubaldi propone la sua personale idea di cucina di montagna moderna: materie prime di prossimità, erbe spontanee, stagionalità e grande visibilità data ai produttori locali.
Sustanza – Napoli
Ve l’avevamo già segnalato, sia tra i papabili stellati della passata edizione della guida che tra i locali più interessanti da visitare quest’anno. Siamo in piena galleria Principe di Napoli, in spazi appena ristrutturati in stile belle époque, e qui Marco Ambrosino sta facendo evolvere la sua cucina d’autore, ispirata dalla storia e dagli spostamenti dei popoli del Mediterraneo.
Villa Salina – Moretta (CN)
“Cultura con gusto“, questo il claim del progetto, ispirato nel nome dal cuoco di casa Savoia Edoardo Salina e accolto in una villa ottocentesca ristrutturata con rispetto. Tra tradizione, pesce, pizze, c’è un po’ di tutto.