A pochi giorni dalla presentazione ufficiale della Guida Michelin Francia, si parte con un colpo di scena. Anzi, con una serie di colpi di scena, e di declassamenti più che eccellenti: insomma, cadono le stelle, perfino in Francia. E questa volta il colpo di sente, e di brutto. A scendere dall’empireo dei tre stelle Michelin due big della ristorazione francese: Christopher Coutanceau e Guy Savoy. Ad annunciarlo la rossa per eccellenza che presenterà l’edizione 2023 della guida il 6 marzo a Strasburgo.
“Sono dei ristoranti eccezionali – ha dichiarato sul declassamento dei locali di Savoy e Coutanceau il direttore internazionale di tutte le Guide Michelin Gwendal Poullennec come riporta a Sud Ouest – e non dovete dubitare che queste siano state delle decisioni ben ponderate, frutto di numerosissime visite da parte dei nostri ispettori”.
Eletto miglior chef al mondo per sei volte consecutive Guy Savoy ha detenuto le tre stelle Michelin dal 2002. Christopher Coutanceau aveva invece ottenuto i 3 macaron giusto prima del primo lockdown.
Due store diverse in cui si scrive però lo stesso identico finale, di quelli che cambiano la vita delle persone. Ecco perché consapevole dell’impatto che questa notizia avrebbe avuto sugli chef chiamati in causa, a venti anni esatti dal suicidio di Bernard Loiseau (altro immenso cuoco francese che temette di perdere il terzo macaron), il capo della Michelin ha voluto incontrare lunedì Coutanceau e parlare al telefono con Guy Savoy.
Gli altri declassamenti annunciati
Ma le stelle cadenti non finiscono qui: la Michelin ha annunciato anche la retrocessione da due a una stella di Michel Sarran (bistellato da quasi venti anni, dal 2003) a Tolosa, de l’Alpaga a Megeve e di Jean-Luc Tartarin, chef dell’omonimo ristorante a Le Havre.
Colpi di scena dunque prima della grande presentazione ufficiale che, è il caso di dirlo, viste le anticipazioni, quest’anno tiene con il fiato sospeso gli chef francesi forse ancora più del solito.
Del resto la scacchiera delle stelle è da sempre fonte di ansia e adrenalina per chi, del settore dell’alta ristorazione, ne ha fatto non solo una passione, ma una questione di vita.
Duro da ammettere, soprattutto in terra francese dove la Michel è nata nel 1898, ma le stelle si guadagnano ogni anno e questo è senza ombra di dubbio il messaggio chiaramente ricordato dall’edizione 2023 che, ancora prima di uscire fa già discutere con la perdita di cinque importanti stelle. Durante gli anni del covid, con la chiusura dei locali, non erano state tolte tre stelle Michelin: le ultime erano state nel 2019 e nel 2020 quelle di Marc Veyrat e del ristorante di Paul Bocuse.