Un’apertura “in sordina”, se vogliamo arrischiarci a definirla così, ma immediatamente accompagnata dal peso – o dalla fortuna, in base ai punti di vista – dell’essere predestinata. Ci riferiamo naturalmente a Maison Ruggieri, ristorante aperto appena cinque mesi fa da Martino Ruggieri nell’ottavo arrondissement di Parigi e da oggi ufficialmente premiato con la sua prima stella. Uno spicchio tutto italiano che ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nelle pagine della nuova Guida Michelin dedicata ai ristoranti d’Oltralpe, e che soprattutto per chef Ruggieri immaginiamo abbia un sapore speciale: la consacrazione avvenuta in quella città che, in un certo senso, l’ha saputo adottare.
Martino Ruggieri: la prima stella di Maison Ruggieri
Eh sì, perché di fatto è difficile parlare di questa stella senza passare per la storia passata di chef Ruggieri, per le tappe che hanno contribuito a forgiare tanto la sua visione gastronomica quanto il legame che, come accennato, lo avvicina alla capitale francese. Classe 1986 e originario di Martina Franca, provincia di Taranto, Martino Ruggieri approda in veste di chef adjoint alla corte di Yannick Alléno nel 2014. Per corte, beninteso, intendiamo il Pavillon Ledoyen, tre stelle Michelin a una manciata di passi dall’Avenue des Champs-Élysées.
Ruggieri diventa il braccio destro dello chef pluristellato per diversi anni, ma ancora una volta ci tocca aprire un nuovo capitolo: vero, le esperienze in cucine che brillano di macaron non mancano (“esperienze” plurale, sì: oltre a quella già citata c’è l’anno trascorso a L’atelier de Joel Robuchon, due stelle, o il biennio passato come chef de partie a La Pergola di Heinz Beck nella Città Eterna, tre stelle Michelin; e ancora l’avventura come head chef del Cafè Les Paillottes, stellato a Pescara), ma è anche bene notare che il grande pubblico straniero ha avuto modo di conoscerlo anche e soprattutto per un piazzamento che potremmo definire, senza eccesso di barocchismi, storico per la cucina dello Stivale.
Dopo aver conquistato la vittoria al Bocuse d’Or Italia nel 2017 e l’ingresso, durante l’anno successivo, alle selezioni europee, Martino Ruggieri e la sua squadra – capitanati da un certo Enrico Crippa – avevano portato il Bel Paese alla finale delle cosiddette Olimpiadi della cucina.
Tornando a noi: Maison Ruggieri, gioiello di eleganza in un contesto – l’ottavo arrondissement di Parigi, dicevamo – dove il lusso è la legge che pare regnare incontrastata, appare nelle pagine della Rossa. Chef Martino Ruggieri può cucire la prima stella sulla sua casacca e legarla al suo nome: vedremo cosa porterà il domani.