L’edizione 2024 delle Guida Michelin di Malta è stata appena presentata, e c’è una grossa novità, epocale per la scena fine dining dell’isola: per la prima volta un ristorante può fregiarsi delle due stelle Michelin. Non è un dato da sottovalutare, ed è evidente sintomo della crescita della ristorazione maltese, tenendo conto che la prima edizione della rossa è uscita solo nel 2020, contando solo ventisei insegne, e appena tre stellate.
“Quest’anno rappresenta una pietra miliare nella storia della Guida Michelin Malta, con l’annuncio del primo ristorante due stelle (…)” sottolinea Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle guide, evidenziando anche l’evoluzione della proposta gastronomica isolana: “gli ispettori hanno anche notato che lo spirito culinario maltese sta cambiando e diventando più vivace e innovativo. Gli chef si stanno ora concentrando sulla gastronomia locale, mettendo in evidenza l’economia agricola dell’isola e consolidando quindi un approccio più sostenibile alla cucina maltese. Piccoli orti stanno spuntando accanto ai ristoranti, permettendo agli chef di sfruttare appieno i prodotti locali e i loro aromi mediterranei”.
Il primo bistellato maltese
A compiere l’impresa del regalare a Malta la sua prima insegna bistellata è Simon Rogan, cuoco britannico che può già vantare un sontuoso palmarès di macaron: ben sei, tra la sua ammiraglia inglese tristellata L’Enclume (anche stella verde), i monostellati Rogan & Co e Henrock, sempre in UK, e Roganic, con cui ha conquistato il riconoscimento anche a Hong Kong, a cui possiamo ora aggiungere le due maltesi conquistate al’ION Harbour. Cultore e pioniere del farm-to-table, ha dimostrato che la sua formula funziona bene anche in salsa mediterranea, e se questa filosofia si sta diffondendo nella ristorazione maltese, anche lui ha i suoi meriti. La cucina è affidata allo chef resident Oli Marlow che, collaborando con il responsabile della sostenibilità Keith Abela, ha sviluppato un menù dalle forti influenze asiatiche, in cui gli ingredienti locali dell’isola sono ben in evidenza, pur non disdegnando un po’ di lusso internazionale, dal caviale Beluga al tartufo d’Alba, il tutto dominando la baia de La Valletta.
I monostellati e i Bib
Tutti i sei titolari della singola stella l’hanno mantenuta, e tra i loro ranghi c’è una nuova entrata che esordisce già insignita: è Rosamì, ristorante in una splendida villa in stile maltese affacciata sulla Balluta Bay. Nuovo ingresso anche tra i Bib Gourmand, che porta a cinque il numero di insegne premiate per il loro rapporto qualità/prezzo, con AYU, interessante locale dalla speziata cucina internazionale. In una selezione così ristretta anche la semplice segnalazione ha sicuramente un grande valore, e i locali raccomandati -pur senza riconoscimenti particolari- da Michelin a Malta sono 28, con quattro nuove entrate, tra cui troviamo anche il nostro Oliver Glowig al Level Nine.