Lontana per la prima volta da Parigi, l’annata 2022 della Guida Michelin Francia amplia la galassia gourmet d’oltralpe con ben 41 nuovi ristoranti cui è stata riconosciuta una stella, sei nuovi locali a due stelle e, infine, due con le prestigiosissime tre stelle. La nuova edizione ha voluto in particolare celebrare la resilienza del settore dopo le difficoltà incontrate negli ultimi anni e, seppur i criteri dei giudici siano rimasti i medesimi degli anni precedenti, c’è stata una maggiore attenzione nei confronti dei ristoranti minimalisti e sostenibili.
Partiamo proprio dai due ristoranti premiati con le tre stelle: il primo è Villa Madie à Cassis, dove la cucina di Dimitri Droisneau – nata in Normandia – riesce a declinare la magia del Sud della Francia in piatti leggeri, sottili, gustosi, freschi e aromatici; mentre il secondo è il Plénitude al Cheval Blanc di Parigi. Si tratta di un’ambientazione davvero irresistibile: un edificio Art Déco, restaurato, situato sulle rive della Senna. Qui, la personalità culinaria e la sensibilità dello chef Arnaud Donckele, già tre stelle a La Vague d’Or di St-Tropez, hanno trovato il luogo perfetto per prosperare.
Spostandoci sui sei ristoranti premiati con le due stelle, visitiamo in primis il Lalique di Bommes, dove Jérôme Schilling ha composto un menu intelligente, ben equilibrato tra classicità e specialità regionali, con piatti costruiti attorno alla ricchezza aromatica del Sauternes. Troviamo poi il Duende di Nimes, che conquistò la prima stella nel 2021. Il team della cucina ha abbracciato completamente la filosofia di Pierre Gagnaire, che propone un orientamento mediterraneo prendendo in prestito tanto dalla Catalogna quanto dalla Camargue. A Monaco, invece, è Le Blue Bay a festeggiare la stella gemella: la cucina dell’India occidentale di Marcel Ravin, che spicca per creatività e tecnica, raddoppia la prima stella raggiunta nel 2015.
I prossimi tre ristoranti (sempre premiati con la seconda stella) si trovano tutti e tre a Parigi: troviamo il Palais Royal Restaurant, dove nella cornice idilliaca dei giardini dell’omonimo palazzo la cucina dello chef greco Philip Chronopoulos fa miracoli; il Table di Bruno Verjus, personaggio tanto singolare quanto carismatico la cui cucina, come un grande vino, continua a migliorare di anno in anno; e L’Oiseau Blanc dello chef David Bizet, che firma una filosofia culinaria di grande finezza dove tutto è perfetto.
Infine, diamo un’occhiata ai ristoranti premiati con una stella, elencando prima quelli di Parigi:
- Granite
- Auberge Nicolas Flamel
- Ogata
- AT
- Contraste
- Il Carpaccio
- Jean Imbert au Plaza Athénée
- FIEF
- Bellefeuille – Saint James Paris
- Don Juan II
- Substance
- Sushi Shunei
Di seguito, invece, ecco tutti i nuovi ristoranti stellati nel resto della Francia:
- Le Gavrinis, Baden
- Restaurant Hostellerie Cèdre & Spa, Beaune
- L’Alter-Native, Béziers
- La Rotonde – Hôtel du Palais, Biarritz
- La Table d’Asten, Binic
- Auberge du Vert Mont, Boeschepe
- La Bastide de Capelongue, Bonnieux
- Maison Nouvelle, Bordeaux
- L’Embrun, Brest
- Château de Beaulieu – Chistophe Dufossé, Busnes
- Le Favori – Les Sources de Cheverny, Cheverny
- Ekaitza, Ciboure
- Sylvestre Wahid – Les Grandes Alpes, Courchevel
- Origine, Dijon (21)
- Le 1862 – Les Glycines, Les Eyzies-de-Tayac
- Le 1825 – La Table gastronomique, Gesté
- Sources, Lorient
- Une Table au Sud, Marseille
- Jardin des Sens, Montpellier
- La Dame de Pic – Le 1920, Megève
- La Maison dans le Parc, Nancy
- Hélène Darroze à Villa La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade
- Ceto, Roquebrune-Cap-Martin
- Les Belles Perdrix de Troplong Mondot, Saint-Émilion
- Ronan Kervarrec – Le Saison, Saint-Grégoire
- La Chabotterie, Montréverd
- La Tête en l’Air, Vannes
- Le Grand Contrôle, Versailles