Il 16 e il 17 novembre la più grande guida del mondo presenta l’edizione italiana 2019, la numero 64 per la precisione.
Parlando di ristoranti, non c’è strumento di valutazione popolare come la Guida Michelin. Il mondo guarda le stelle, solo un minuscolo novero di addetti super-specializzati sa dirti quanti cappelli, forchette o gamberi abbia un locale.
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Per il terzo anno di fila a ospitare la presentazione della Guida Michelin Italia è Parma, il cui Comune ha destinato all’evento tre luoghi di grande fascino: Teatro Regio, Complesso Monumentale della Pilotta e Auditorium Paganini.
Oltre a una bella cifra, vale a dire 64.000 euro.
Quest’anno, a parte la presentazione di venerdì 16, sono previste sabato 17 una colazione stellata al secondo piano del Palazzo del Governatore, con gli chef stellati Enrico Bartolini e Roberto Rossi, oltre a uno showcooking di Luigi Taglienti, chef del ristorante Lume di Milano, una stella Michelin.
La delibera comunale non ha mancato di far nascere polemiche anche aspre sull’opportunità di un simile investimento.
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È evidente che l’associazione con la più famosa guida gastronomica del mondo rappresenti per la città un’opportunità di promozione turistica, al netto della presenza a Parma del circo mediatico legato alla ristorazione stellata, dalla stampa di settore agli chef più noti.
Il Comune è intervenuto per precisare:
“Intendiamo dare la massima diffusione dell’immagine turistica di Parma con particolare riguardo alla valorizzazione delle sue eccellenze gastronomiche, per consolidare il riconoscimento dell’Emilia Romagna come Food Valley”.
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Ora, secondo voi, glissando sul burocratese spinto, ha senso contestare l’investimento di 64.000 euro da parte del Comune di Parma per avere in città la presentazione della nuova Guida Michelin?
[Crediti | Parmareport]