Quello degli scaffali vuoti al supermercato è diventato uno scenario con cui, negli ultimi due anni, siamo diventati fin troppo familiari: dopo le grandi scorte del 2020 (principalmente di pasta e carta igienica), ecco che il timore degli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e il rumor di uno sciopero di autotrasportatori ha nuovamente mobilitato gli italiani spingendoli a prendere d’assalto i supermercati dello Stivale.
I primi sentori risalgono alla settimana scorsa, dove diversi punti vendita della Sardegna furono “svaligiati” dai clienti. Allora come adesso, tuttavia, si tratta di una psicosi immotivata: “Non ci sono motivi per fare l’assalto agli scaffali dei supermercati” ha infatti spiegato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. “Abbiamo una forza produttiva che ci consente di dire che problemi ai supermercati non ci saranno, e dobbiamo anche dare un messaggio di speranza e tranquillità ai cittadini”. Patuanelli, in ogni caso, riconosce che le scelte commerciali di alcuni Paesi vicini al conflitto (come l’Ungheria che ha sospeso le esportazioni di grano) possano creare un poco di preoccupazione.
A sparire dagli scaffali, da Milano a Napoli, sono soprattutto pasta, farina, caffè, acqua e olio, con molti supermercati che hanno deciso di imporre un limite di due per scontrino per l’acquisto di quello di semi.