Agire immediatamente con un’iniziativa multilaterale, o pagare le conseguenze e trovarsi a fare i conti con più fame, più povertà e più disordini sociali: questo l’appello l’AD del Fondo Monetario Internazionale (IMF) Kristalina Georgieva, che ha sottolineato come l’imperversare della guerra in Ucraina stia causando un aumento dei prezzi del cibo in tutto il mondo, innescando di fatto una crisi alimentare globale.
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“L’insicurezza alimentare è una grave preoccupazione” ha spiegato Georgieva. “I prezzi del grano e del mais sono alle stelle e i leader di tutta l’Africa e il Medio Oriente mi dicono che le forniture stanno finendo”. Stando ai dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, i Paesi del Medio Oriente erano infatti soliti acquistare oltre il 60% del loro grano dalla Russia e dall’Ucraina. Se nel corso del suo intervento Kristalina Georgieva non ha mai accusato direttamente la Russia di aver causato la crisi alimentare (come invece avevano fatto le Nazioni Unite), l’AD ha però voluto commentare i pericoli dell’attuale “frammentazione dell’economia mondiale in blocchi geopolitici”, dove le sanzioni dell’Occidente cozzano con la posizione della Cina, che di fatto ha espresso sostegno al presidente Vladimir Putin.
“In un mondo dove la guerra in Europa crea fame in Africa” ha dichiarato “dove una pandemia può fare il giro del mondo in pochi giorni e riverberare per anni; dove le emissioni portano all’innalzamento del livello del mare, la minaccia alla nostra prosperità collettiva derivante da un’interruzione della cooperazione globale non può essere sopravvalutata”.