Negli ultimi giorni in quel di Berlino i ministri del G7 si sono riuniti per discutere della complicata situazione internazionale, che vede il mondo minacciato dallo spettro di una grave crisi alimentare a causa della guerra in Ucraina (tra le altre cose). A tal proposito, i ministri dello Sviluppo dei Paesi in questione hanno deciso di lanciare un’alleanza che si pone come obiettivo il conseguimento e la tutela della sicurezza alimentare globale.
“Conseguimento” prima e “tutela” poi perché, di fatto, in questo preciso momento storico la sicurezza va prima conquistata: dopo due anni di pandemia la situazione economica di molti Paesi – specialmente quelli a reddito basso o medio – era già piuttosto fragile, e lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina è andato a esacerbare gli aumenti dei prezzi dei beni alimentari e la scarsità di approvvigionamento. “La guerra di aggressione della Russia all’Ucraina ha drammaticamente peggiorato la situazione globale” ha commentato a tal proposito la ministra tedesca dello Sviluppo, Svenja Schulze. “C’è il pericolo della peggiore carestia dai tempi della seconda guerra mondiale”.
L’alleanza in questione è formata Banca Mondiale, dagli Stati membri del G7, dalla Commissione Ue, dal Global crisis response group Onu, dall’Unione Africana, dal Programma alimentare mondiale Onu, dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo Onu, dalla Norvegia e, infine, dalla Danimarca; anche se l’iniziativa è di fatto aperta anche agli imprenditori del settore privato e alle varie organizzazioni della società civile.