Tutto il mondo è Paese, diranno i più cinici tra di voi. Il Kappo Masa, uno dei ristoranti più esclusivi di New York (nonché, tra parentesi, di proprietà del mercante d’arte Larry Gagosian e Masa Takayama, chef dell’omonimo ristorante a tre stelle Michelin situato sempre nella Grande Mela), è finito per pasticci per avere apparentemente trattenuto le mance destinate al personale.
A innescare il movimento della macchina della legge, stando a quanto lasciato trapelare, sarebbero stati gli stessi ex dipendenti del ristorante newyorkese, che sostengono che il locale abbia per l’appunto “violato la legge di New York trattenendo le mance che avrebbero dovuto essere pagate ai camerieri, e anche che ha compiuto ritorsioni contro il querelante citato per aver raccontato alla società del furto delle mance”.
Kappo Masa in tribunale per le mance trattenute: i dettagli della vicenda
Quello del Kappo Masa è, come anticipato in apertura di articolo, un profilo altissimo. Mentre chef Takayama è già inscritto nell’Olimpo della ristorazione, Gagosian è di fatto uno dei più importanti mercanti di arte al mondo; con il ristorante in questione che è per di più adiacente alla sua galleria in Madison Avenue: la causa per le mance trattenute non può che alzare un gran polverone sulla ristorazione di New York.
D’altro canto non si tratta certo della prima controversia uscita da una delle cucine più esclusive della Grande Mela: i nostri lettori più attenti, ad esempio, si ricorderanno della testimonianza caustica di un ex dipendente dell’iconico Eleven Madison Park; o ancora di quando una recensione negativa allo stesso ristorante fece apparentemente sfumare gli aumenti di stipendio al personale.
Ma torniamo a noi: “Affermiamo che questo ristorante ha sottopagato i suoi dipendenti del 12%, il che può equivalere a centinaia o migliaia di dollari al giorno negli ultimi sei anni”, ha dichiarato in una nota Orin Kurtz della Gardy & Notis, la società che rappresenta il querelante. Secondo la causa, il l’immagine del “ristorante come luogo di lusso di prim’ordine” non corrispondeva affatto all’esperienza del “dietro le quinte”, per così dire.
Dal canto suo, il Kappo Masa non ha mancato di rispondere. “Siamo appena stati informati della causa e intendiamo contestare vigorosamente le accuse” ha dichiarato Carolyn D. Richmond, consulente legale del ristorante di New York. “Crediamo fermamente che il ristorante abbia rispettato pienamente tutte le leggi statali e federali su salari e orari. Sebbene rispettiamo il diritto dei nostri attuali ed ex dipendenti di sollevare questioni di questo genere in tribunale o in altre sedi, queste affermazioni mancano di fondamento”.