Alla fine eccolo lì, lo “spazio gourmet”, l’angolo esclusivo destinato al gelato griffato Grom all’interno della grande distribuzione: un mestissimo mobile-frigo verticale, di dimensioni ridotte e pure dotato di mortificanti rotelle, a guisa di carretto, per essere trasportato di volta in volta là dove ritenuto più opportuno.
Così, senza neanche il privilegio di una sede fissa e individuabile, anzi, con l’ulteriore onta di un tristissimo cartello –scritto rigorosamente a mano, come quelli delle patate al mercato– dove con il pennarello si indica a caratteri cubitali il prezzo del gelato fino a poco tempo fa più blasonato del Paese, simbolo indiscusso di bontà e genuinità.
Quello mostrato dalla pagina Facebook del sito Eat Piemonte sarebbe infatti proprio il “fine posizionamento” dedicato al nuovo gelato Grom in barattolo nei supermercati Carrefour.
Questa la promozione minuziosamente studiata per lanciare quel gelato partito quasi quindici anni fa come “fatto come una volta”, ovvero artigianale, unico, e ora approdato in un anonimo e ben poco elegante spazio nel supermercato sotto casa.
Non possiamo sapere se fosse proprio questo che intendeva Guido Martinetti quando affermava orgoglioso che “Grom potrebbe arrivare anche all’estero, nei principali store dedicati al food tipo Harrods o le Galerie Lafayette, contesti gastronomici straordinari”.
Resta il fatto che passare in un paio d’anni dalle eleganti gelaterie con marchio proprio nelle principali città italiane e straniere, con arredi à la page e comunicazione raffinata, a un più anonimo posizionamento in banco-frigo, tra panna da cucina e cereali per la colazione, non sembra indice di una strategia di marketing particolarmente centrata su esclusività e ricercatezza.
Certo, sicuramente il livello qualitativo dei gelati Grom non sarà compromesso da un posizionamento infelice in poco eleganti “angoli gourmet” a rotelle all’interno dei supermercati Carrefour, ma certamente l’immagine proiettata all’esterno non si può certo dire che rimandi a un prodotto esclusivo, nonostante l’elegante barattolo trasparente o il packaging accattivante.
Sic transit gloria mundi.
[Crediti | Link e immagini: EatPiemonte, Andrea Bragato]