Sabato 26 ottobre Greenpeace in prima linea per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle scelte ambientali scendendo fisicamente in piazza, in 19 città italiane, con il gioco “Mistery Food Box” che prende ispirazione dai popolari cooking show come MasterChef.
Di cosa si tratta? I passanti sono stati invitati ad indovinare gli ingredienti di alcuni piatti esposti per aiutarli a scoprire quanto alcuni di questi possano causa inquinamento e danni all’ambiente, come la deforestazione legata alla produzione di certi tipi di carne e mangimi o la riduzione della popolazione dei pesci causata dall’industria ittica. Ai passanti è stato inoltre regalato un eco-menu per aiutare, attraverso 10 pratici consigli, come fare una spesa più rispettosa della Terra.
Il comparto agro alimentare – come sottolineano i volontari di Greenpeace – contribuisce per il 25% alla produzione di gas serra, destinata a crescere senza un intervento strutturale. La produzione alimentare è basata su un modello intensivo “insostenibile per il Pianeta – spiega Federica Ferrario di Greenpeace Italia – e se intendiamo seriamente agire per frenare il riscaldamento globale dobbiamo cambiare radicalmente il sistema che porta il cibo nei nostri piatti. Sono importanti le scelte individuali, ma ancora di più quelle dei decisori politici, italiani ed europei, che devono decidere di utilizzare i fondi pubblici della Politica agricola comune (PAC) per il sostegno delle produzioni ecologiche, e non più per quelle intensive. Occorre una normativa per fermare il commercio di materie prime prodotte distruggendo le foreste e l’impegno a istituire una rete di santuari marini in grado di proteggere almeno il 30% dei nostri mari”.
FONTE IMMAGINE: 055Firenze.it