Piero Angela non ha alcun dubbio in merito: le regole vanno rispettate, e questo chiama al dovere anche i ristoranti che devono obbligatoriamente controllare il Green Pass. Il celebre giornalista e divulgatore si è recentemente sfogato sulle pagine de Il Messaggero, sottolineando come l’attenersi alle norme vigenti sia fondamentale per evitare di farsi travolgere dalla quarta ondata di Covid-19.
Come elemento a rafforzare la propria tesi, Angela racconta un aneddoto che ha vissuto personalmente: “Poco tempo fa sono andato a mangiare in un ristorante a Roma, in una giornata in cui il locale era particolarmente frequentato. Il cameriere, per far prima, non mi ha controllato il Green pass. Ho provato a richiamarlo, ma niente. A quel punto credo di aver anche gridato. Ho preteso civilmente, e infine ottenuto, il controllo: non bisogna mai vergognarsi di chiedere il rispetto delle norme”. Una linea rigorosa, ma perfettamente comprensibile: come lui stesso spiega, infatti, la fretta e l’irritazione che sovente accompagnano la frenesia dell’ora di punta nei locali non può essere una scusante per evadere il proprio dovere, tanto che il controllo viene fatto nell’interesse della salute dei clienti e per evitare di dover di nuovo tirare giù la serranda.
Dopotutto, come lui stesso sottolinea, “parlare di protezione nei luoghi pubblici è altamente inutile, se poi non si procede al controllo”. E le sue preoccupazioni, con il periodo natalizio alle porte, sono più che fondate: “Abbiamo bisogno che le nostre attività siano efficienti, che i turisti non abbiano paura a frequentarle, che le famiglie spendano in serenità durante il loro tempo libero”, ha dichiarato Piero Angela. “Abbiamo già sofferto abbastanza, non mi pare il momento di subire di nuovo una crisi legata alla pandemia”. E, con il Super Green Pass che pare sempre più vicino, i provvedimenti per scongiurare la quarta ondata sono sempre più concreti.