A quanto pare il Green Pass sarà obbligatorio anche per poter accedere alle mense aziendali. I dipendenti delle aziende, per poter entrare nelle aree adibite a mensa e negli uffici, dovranno per forza avere il certificato che attesta la vaccinazione o un tampone negativo di massimo 48 ore precedenti.
La cosa ha fatto storcere il naso, però, ai sindacati che sostengono che il Green Pass vada bene per il tempo libero o per partecipare a eventi, ma un tale uso in azienda non è corretto.
I sindacati, così come rivelato a La Repubblica, sostengono che si tratti di un sistema poco trasparente per inserire l’obbligo di Green Pass per lavorare, ma senza la contestuale presenza di una legge che protegga i lavoratori. Secondo i sindacati è fondamentale che il Governo chiarisca la questione, altrimenti minacciano battaglia.
Sempre secondo i sindacati, se passasse questa interpretazione della norma, si configurerebbe un controllo sanitario dei lavoratori, situazione “inaccettabile”. Inoltre si chiedono chi debba fare i controlli dei certificati (visto e considerato che per il Governo, per ristoranti e bar tocca ai gestori fare i controlli). Forse gli addetti alla mensa che lavorano per aziende esterne? Per i sindacati si tratta di pura “follia”.
Perplessità per questa interpretazione c’è anche da parte di Confindustria: pur avendo pressato il Governo per ottenere l’obbligatorietà del Green Pass sul posto di lavoro, rivela che le aziende non sono pronte a gestire il Pass nelle mense e non stanno lavorando in tal senso.
Di diverso avviso Alessandro Spada, presidente di Assolombarda: per lui ben venga il Green Pass nei luoghi di lavoro, serve per proteggere la sicurezza delle persone e del lavoro. Tuttavia è necessario che il tutto sia regolato da una legge di primo livello: servono poche regole e chiare, che non lascino spazio a interpretazioni.