Mentre Putin sembra non cedere sul fronte del grano, e afferma la disponibilità a togliere il blocco se l’Europa toglierà le sanzioni nei confronti della Russia, intanto si lavora sul fronte diplomatico – con telefonate al presidente russo da parte dei diversi capi di Stato – e sulla ricerca di nuove soluzioni, come quella dell’UE, che pare stia pensando a una missione navale speciale per scortare il grano dall’Ucraina.
A riportare la notizia è il quotidiano spagnolo El Pais, che spiega come l’Unione Europea sia disponibile a mobilitare tutte le risorse possibili per facilitare l’uscita del grano accumulato nei silos e nei porti ucraini. D’altronde, la situazione è davvero preoccupante, soprattutto se si guarda al lungo periodo, con ripercussioni che molti analisti politici non esitano a definire catastrofiche. Così l’emergenza grano sarà al centro vertice del europeo che si terrà lunedì a Bruxelles, dove si affronterà il crescente rischio di carestia nei paesi dipendenti dalle esportazioni agricole dell’Ucraina, bloccate dalla Russia dopo l’invasione del paese il 24 febbraio. E, a quanto pare, l’Unione europea sta valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il passaggio delle navi di grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi.
Parallelamente proseguono i tentativi diplomatici da più fronti, con il premier italiano Mario Draghi – ma anche quello francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz – che hanno chiamato Putin per discutere dello sblocco del grano.