Ieri erano solamente otto, oggi sono già sedici: l’Ucraina sta lentamente riaccendendo le speranze per un aumento delle esportazioni di grano nonostante i porti affacciati sul Mar Nero siano, a tutti gli effetti, ancora occupati dalle forze russe. Stando al rapporto del vice ministro delle Infrastrutture Yuriy Vaskov, infatti, negli ultimi quattro giorni sono ben sedici le navi cargo che hanno preso a navigare il canale Danubio-Mar Nero: attualmente i mercantili sono in attesa di essere caricate con le derrate alimentari ucraine per poi riprendere la navigazione e permettere che la merce venga esportata verso gli altri mercati esteri. Importante notare, per di più, che – sempre stando al rapporto del vice ministro – altre 90 navi cargo attendono il proprio turno nel canale Sulina, in Romania.
Al momento, i diplomatici ucraini stanno negoziando con i colleghi rumeni e con gli stessi rappresentati della Commissione europea per aumentare quanto possibile il tasso di attraversamenti: gli esperti stimano che, nel caso in cui le trattative dovessero rivelarsi un successo, la congestione di mercantili dovrebbe essere smaltita nel giro di una settimana determinando un aumento di circa 500 mila tonnellate delle esportazioni mensili di grano. Occorre considerare, infatti, che prima dell’invasione delle forze russe i porti marittimi rappresentavano circa l’80% delle esportazioni di prodotti agricoli dell’Ucraina, mentre ora l’export è di fatto limitato ai soli attracchi lungo il Danubio o alle vie terrestri.