Si parlerà di grano nei prossimi colloqui organizzati a Istanbul, in Turchia: qui Russia e Ucraina dovrebbero tornare a dialogare per cercare una soluzione per sbloccare le esportazioni di grano dal porto di Odessa.
Se ricordate lo scorso 29 marzo si erano interrotti i colloqui in presenza fra le due nazioni, proprio a Istanbul dove la prossima settimana Russia e Ucraina (con anche la partecipazione di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu) dovrebbero incontrarsi nuovamente.
Il presidente turco Erdogan spera di riuscire a far ripartire il dialogo fra le due nazioni in guerra. Si tratterà dunque di un vertice a quattro dove si parlerà di come funzioneranno i corridoi navali per l’export dei cereali. E si spera che questo primo argomento di discussione possa poi diventare il prequel di eventuali trattative di pace.
Prima che inizino, però, i colloqui a Istanbul, ecco che una delegazione militare turca andrà in Russia per preparare il terreno. Intanto i rispettivi ministeri della Difesa hanno già creato un “telefono rosso” fra Mosca, Kiev e Ankara. Secondo il Cremlino, in questa fase degli incontri, non è previsto il coinvolgimento di Vladimir Putin.
Erdogan avrebbe già una proposta in mente: entro un mese da Odessa dovrebbero essere fatte partire le navi commerciali, con centro di coordinamento delle operazioni a Istanbul. In questo modo sarebbe possibile sbloccare 35-40 milioni di tonnellate di grano. Per velocizzare il tutto, alcune navi cargo potrebbero prendere il mare anche prima della fine delle operazioni di sminamento del Mar Nero, procedura che durerà qualche settimana, percorrendo delle “rotte sicure”. In pratica sarà Kiev a dire dove le navi potranno passare in sicurezza.