Nella giornata di ieri, lunedì 11 luglio, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha intavolato un colloquio telefonico con Vladimir Putin nel corso del quale si è discussa la questione dello sblocco dell’export di grano dall’Ucraina. Vi ricorderete, infatti, che a più riprese negli ultimi mesi vi abbiamo raccontato del problema rappresentato dal blocco dei porti ucraini, la cui risoluzione dovrebbe di fatto sbloccare il 95% delle esportazioni di grano via mare. In una nota diramata dalla stessa presidenza turca, inoltre, si apprende che Erdogan ha contattato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per discutere del medesimo problema: più precisamente, Ankara ha sottolineato la propria intenzione di voler continuare a lavorare sul piano sviluppato dalle stesse Nazioni Unite per poter ripristinare il flusso dei prodotti cerealicoli ucraini sul mercato mondiale.
Importante notare, in questo contesto, che il servizio stampa della Marina militare ucraina ha annunciato l’arrivo delle prime otto navi cargo straniere nei porti nazionali: come potrete immaginare, il loro ruolo sarà proprio quello di consentire una timida ripresa dei flussi dell’export, mentre i militari si occuperanno di garantire un trasporto sicuro. “Su richiesta del ministero delle Infrastrutture, unità navali delle Forze Armate ucraine garantiscono il trasporto di prodotti agricoli da parte di navi civili attraverso l’imboccatura di Bystre del canale Danubio-Mar Nero” si legge nella nota emessa dalla Marina. Si attendono ancora, invece, le eventuali conseguenze della “fuga” della nave cargo con bandiera russa ripartita qualche giorno fa dalla Turchia, infrangendo le istruzioni delle autorità ucraine.