Grano, l’India punta a diventare il nuovo granaio del mondo

La guerra in Ucraina ha innestato una carenza mondiale di grano, che l'India ha intenzione di occupare aumentando le esportazioni.

Grano, l’India punta a diventare il nuovo granaio del mondo

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha lasciato un enorme buco (anzi, a dirla tutta due) nell’approvvigionamento globale di grano. È ormai risaputo, infatti, che i due Paesi direttamente coinvolti nel conflitto erano tra i più importanti produttori di cereali al mondo, e che in quanto tali alimentavano una catena di esportazioni che di fatto abbracciava l’intero mercato globale. In questo contesto, gli altri produttori del resto del mondo hanno preso ad adocchiare la possibilità di entrare in scena per supplire alla carena: basti penare all’esempio del Brasile, che ha messo a segno un raccolto da record e si prepara a far salire l’export. Tra gli altri grandi player c’è anche l’India, che di fatto ha preferito mantenere un approccio più cauto, macchiato dal dubbio: meglio vendere subito o conservare in vista di tempi peggiori?

ndia-arriva-da-li-il-grano-che-salverà-il-mercato-Accordi-per-500mila-tonnellate

Nel nord del Paese i campi di grano si estendono a perdita d’occhio, tanto che di fatto l’India è il secondo produttore mondiale di grano. “Ne abbiamo così tanto, è dappertutto” ha spiegato ai colleghi di Euronews Suraj Chauhan, agricoltore. “Molti paesi non hanno più grano, ma l’India inizierà a esportarlo per soddisfare le loro esigenze”. E le prime mosse cominciano già a trapelare: basti pensare agli accordi con l’Egitto, che di fatto è tra i maggiori importatori al mondo, o con la Turchia.

“Prima della guerra, potevamo stoccare grano qui senza problemi, due, tre, sei mesi, dopo l’inizio del conflitto le strategie sono cambiate e lo esporteremo molto presto” ha spiegato a tal proposito Sachin Barode, direttore di Namkala Wolrd Trade. L’obiettivo? Arrivare a coprire un terzo del buco di mercato creato dall’imperversare del conflitto.