L’India blocca le esportazioni di grano per tutelare la domanda interna. Una decisione che colpisce (anche perché il Paese in precedenza aveva affermato di voler aumentare le esportazioni per via del calo di produzione in Ucraina), ma che non è l’unica: il Kazakistan, ad esempio, ha imposto dei limiti mentre anche l’Ungheria ha deciso di stoppare l’export del grano già lo scorso marzo.
Un dietrofront, quello dell’India, che porta ancora maggior preoccupazione sul mercato e rende sempre più concreta la possibilità di un futuro dove il grano sarà sempre meno, in tutto il mondo.
In seguito all’aumento dei prezzi e della forte inflazione, l’India ha quindi deciso di bloccare l’export. Il grano indiano, insieme a quello ucraino, rappresenta un terzo di quello venduto in tutto il mondo.
Un altro problema che ha peggiorato la situazione è la recente ondata di calore che ha colpito il Paese (e pure il Pakistan) e che potrebbe aver effetti negativi sui raccolti, e quindi ancora una volta sui prezzi.